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USA: RIPENSARE L’ASSICURAZIONE CONTRO LE ALLUVIONI. STUDIO GAO
Flood Insurance. Strategies for increasing private sector involvement
GAO – UNITED STATES GOVERNMENT ACCOUNTABILITY OFFICE
http://www.gao.gov
Nel 1968 il Governo degli Stati Uniti varò il National Flood Insurance Program (NFIP), il programma pubblico di assicurazione contro i danni da alluvione basato sulla logica di offrire garanzie a prezzi calmierati ai proprietari di immobili dislocati in aree dichiarate ad alto rischio (e che, proprio per la loro rischiosità, avrebbero trovato molto oneroso, se non impossibile, assicurarsi).
A partire dai primi anni duemila, il National Flood Insurance Program (NFIP) ha subito l’impatto di eventi naturali distruttivi sempre più frequenti e gravi – da Katrina nel 2005 fino alla supertempesta Sandy nel 2012 –, che hanno messo pesantemente in crisi l’equilibrio finanziario del Piano. Conseguentemente, il Governo ha erogato finanziamenti pubblici sempre più consistenti, ma che ancora non bastano a far fronte a tutte le prestazioni dovute.
Per porre un freno a questa situazione, nel 2012 il Governo statunitense ha rifinanziato il NFIP fino al 2017 (Biggert-Waters Act), introducendo però importanti misure correttive – esclusione di alcune fattispecie assicurabili, ridefinizione delle tariffe, revisione della mappatura delle aree a rischio - e posto le basi per successive evoluzioni del Piano. L’obiettivo del legislatore era di arrivare a una solvibilità di lungo periodo del Piano, valutando anche modalità di privatizzazione.
Il report del GAO si colloca nell’alveo della verifica delle condizioni di privatizzazione del piano e/o del comparto. Per questo, si pone l’accento su due aspetti fondamentali:
- condizioni necessarie per coinvolgere il settore assicurativo privato nell’offerta di coperture contro le alluvioni;
- strategie per favorire il coinvolgimento dei privati.
Indagini condotte presso operatori assicurativi evidenziano alcuni aspetti di rilievo.
Per quanto attiene al primo punto, sono considerati fattori fondamentali:
- la possibilità per le compagnie di accedere ai dati storici NFIP sui sinistri, in modo da permettere lo sviluppo di un appropriato risk modelling, una valutazione compiuta dei rischi e la formulazione di tariffe adeguate;
- la facoltà per le compagnie di applicare premi che riflettano pienamente il rischio assunto e la possibilità di negare la copertura se ritenuto opportuno;
- la necessità di un’adeguata educazione assicurativa della clientela, in termini di consapevolezza della reale esposizione al rischio di alluvione.
Per quanto attiene al secondo punto, sono stati segnalati i seguenti possibili modelli:
- NFIP con sole tariffe di mercato e apertura ai privati. Questo modello potrebbe favorire l’ingresso di compagnie che si muoverebbero in concorrenza fra loro e con il NFIP;
- NFIP assicuratore specializzato sui rischi più gravi. Con questa soluzione, la restante parte del mercato sarebbe riservata al settore assicurativo privato;
- NFIP riassicuratore verso le compagnie private attive nel comparto.
Lo studio è stato realizzato dal GAO (Government Accountability Office), organo consultivo del Governo statunitense in materia amministrativa.