UE
DECENNIO DIGITALE IN EUROPA: RELAZIONE 2023 DELLA COMMISSIONE EUROPEA. LA SITUAZIONE DELL’ITALIA
“2023 Report on the State of the Digital Decade” WEBPAGE DI PRESENTAZIONE e DOCUMENTI CORRELATI (September, 2023) “REPORT on the State of the Digital Decade” e ANNEX (“All Member States)
EUROPEAN COMMISSION
https://ec.europa.eu/
EUROPEAN COMMISSION, “Digital Decade” – WEBPAGE DI PRESENTAZIONE
EUROPEAN COMMISSION – Link al REPORT
EUROPEAN COMMISSION – ANNEX to Report, “All Member States”
EUROPEAN COMMISSION – ANNEX to Report, “All Member States” - ITALY
La Commissione europea ha pubblicato la prima Relazione sullo Stato del Decennio Digitale, documento che fa il punto sui progressi compiuti dai Paesi dell'UE nel percorso verso la trasformazione digitale (come definito nel Piano Strategico per il Decennio Digitale 2030).
Nella Relazione, la Commissione sottolinea la necessità di accelerare e approfondire l’impegno collettivo sul tema, anche attraverso misure politiche e investimenti nelle tecnologie, nelle competenze e nelle infrastrutture digitali.
La Relazione contiene concrete raccomandazioni agli Stati membri prima dell'adozione delle rispettive “tabelle di marcia” a livello nazionale (National Strategic Roadmaps) e dei futuri adeguamenti. Il testo comprende anche il monitoraggio della Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali per il Decennio Digitale (European Declaration on Digital Rights and Principles for the Digital Decade), che traduce la visione dell'UE in merito alla trasformazione digitale in principi e impegni.
Alla Relazione è annesso un “Allegato”, che riporta le informazioni per singolo Paese membro dell’UE. In merito al contesto italiano, in particolare, viene specificato che i progressi nel campo delle competenze digitali (digital skills) sono ancora lenti e contribuiscono solo in misura modesta al Decennio Digitale. Secondo la Relazione, infatti, solo il 46% della popolazione italiana possiede competenze digitali di base: ciò compromette la capacità del Paese di beneficiare appieno delle opportunità offerte dalla digitalizzazione e di esercitare la digital citizenship, con impatti negativi sull’inclusività.
Il numero di imprese che offrono formazione ai propri dipendenti è ancora insufficiente e il numero di laureati ICT in Italia resta significativamente al di sotto dei livelli auspicati. Anche se l’offerta formativa si sta evolvendo, è stata ampliata ed è più incentrata sulle discipline STEM, la quota di laureati ICT rimane all’1,5% (un valore considerato insufficiente e significativamente inferiore alla media UE del 4,2%), con una percentuale di donne ICT al 16% (inferiore alla media UE del 18,9%). Secondo la Relazione, l’Italia dovrebbe (I) intensificare gli sforzi in materia di competenze digitali, di miglioramento delle competenze e di riqualificazione della propria forza lavoro; (II) aumentare la capacità dei sistemi educativi di formare un maggior numero di specialisti ICT.
Secondo i contenuti della Relazione, inoltre, l’Italia dovrebbe intensificare l’impegno sul fronte delle infrastrutture di connettività (in particolare, la copertura Gigabit). Sarà fondamentale, per il Paese, massimizzarne la disponibilità per migliorare la copertura della connettività fissa e consolidare i risultati significativi ottenuti nella connettività mobile (in particolare per le applicazioni avanzate). Quanto alla digitalizzazione dei pubblici servizi, infine, l'Italia ottiene un punteggio inferiore alla media UE nella fornitura di servizi pubblici digitali ai cittadini (68 contro 77) e alle imprese (75 contro 84). Il Paese dovrebbe pertanto intensificare gli sforzi per digitalizzare i servizi pubblici, accelerando la realizzazione delle misure esistenti e pianificate.