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BANKITALIA: ANALISI DELL'ECONOMIA DELLE REGIONI ITALIANE NEL 2010.
L’economia delle regioni italiane – Rapporto Annuale, giugno 2011 Collana “Economie regionali”, n. 22/2011
Andrea Lamorgese, Antonio Accetturo, Raffaello Bronzini, Diego Caprara, Alessio D’Ignazio, Cristina Fabrizi
BANCA D’ITALIA
http://www.bancaditalia.it/
Nel nuovo, annuale approfondimento (riferito al 2010) sull’economia delle Regioni italiane, la Banca d’Italia analizza l’andamento dell’attività produttiva, del mercato del lavoro, l’evoluzione degli aggregati creditizi e lo stato delle politiche dedicate allo sviluppo e alla coesione economica.
Nel periodo considerato, il prodotto interno lordo è cresciuto dell’1,3% (-5,2% nel 2009), ma la ripresa economica (trainata dalle esportazioni) non si è realizzata uniformemente nelle diverse aree del Paese e ha privilegiato il Nord Italia.
Anche la ripresa che ha caratterizzato le componenti interne della domanda (investimenti, consumi delle famiglie) si è manifestata in maggior misura nel Settentrione. Al Nord, la dinamica più favorevole dei consumi delle famiglie (tasso di crescita a 1,2% nel Nord Ovest e nel Nord Est, 1,1% al Centro, 0,6% al Sud) appare legata a un miglior andamento dei livelli occupazionali e del reddito disponibile.
Sotto il profilo dell’offerta, la crescita del valore aggiunto dell’industria (+4,8% su scala nazionale) e dei servizi (+1%) risulta maggiormente accentuata al Nord, in linea con i dati nazionali al Centro e decisamente inferiore nel Mezzogiorno.
Nella media del 2010, l’occupazione (misurata grazie alla “Rilevazione sulle forze di lavoro” dell’ISTAT), è diminuita dello 0,7% (dopo il -1,6% nel 2009). Come per l’anno precedente, la flessione è stata più marcata nel Mezzogiorno (-1,4%), rispetto al Nord Ovest (-0,7%) e al Nord Est (-0,3%). Nelle regioni del Centro il numero di occupati è rimasto stabile.
L’andamento dell’occupazione ha risentito di un forte calo nel settore dell’industria e, nel Meridione, ha influito negativamente la flessione nel numero di dipendenti pubblici.
Nel 2010 sono aumentati, in tutte le Regioni, i prestiti bancari: i prestiti dei primi cinque gruppi del settore del credito, ad esempio, risultano in crescita in tutte le aree territoriali (ad eccezione delle regioni del Centro ove, tuttavia, si è attenuato il ritmo di contrazione). La dinamica “al rialzo” dei prestiti bancari riflette il recupero, in tutte le macroaree, dei prestiti alle imprese. Hanno sperimentato uno sviluppo più contenuto, invece, i finanziamenti alle famiglie, anche se ha ripreso vigore la domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni (più marcatamente nel Mezzogiorno).
Infine, in riferimento ai primi mesi del 2011 e alle aspettative per l’anno in corso, nel primo trimestre il PIL è aumentato dello 0,1% nella media nazionale. Le imprese prevedono, per i mesi a venire, un fatturato sostanzialmente stabile e un calo degli investimenti (più marcato nelle regioni del Mezzogiorno).