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I NUOVI BISOGNI DI PROTEZIONE DEGLI ITALIANI: I RISULTATI DI UNA RECENTE INDAGINE ANIA - IPSOS
“I nuovi bisogni di protezione degli italiani” (Indagine Ipsos)
ANIA – ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA LE IMPRESE ASSICURATRICI
https://www.ania.it/
ANIA ha commissionato a Ipsos la conduzione di uno studio sull’evoluzione della percezione dei rischi da parte degli italiani, individuando i nuovi bisogni di protezione, le attese e le propensioni rispetto alle soluzioni assicurative.
L’analisi è stata condotta somministrando 2.001 interviste alla popolazione di età compresa tra i 18 e i 64 anni, segmentata per fasce di età, indagando il rapporto che essa ha con:
- la percezione dei rischi quotidiani;
- l’opinione nei confronti del settore assicurativo e la comparazione con altri settori economici;
- la relazione con le imprese e gli operatori;
- l’interesse verso nuove soluzioni di servizio/prodotto.
Dall’indagine è emerso che gli italiani hanno una percezione diffusa di esposizione ai rischi. L’emergenza pandemica e le tensioni geopolitiche hanno radicato una sensazione di incertezza e instabilità.
9 italiani su 10, infatti, si sentono vulnerabili ed esposti ai rischi. Salute, famiglia, reddito e pensione sono le aree che destano le maggiori preoccupazioni: il 66% è preoccupato per l’autosufficienza e le cure, il 50% per famiglia/figli, il 48% per il reddito/lavoro e il 37% pensa alla pensione. Ciascuna generazione è preoccupata per i rischi che sta affrontando: non autosufficienza per i baby boomers, famiglia, figli e pensione per la generazione “X”, mentre i millennial sono concentrati sul reddito da lavoro.
Un dato da mettere in evidenza è la preoccupazione per danni da eventi atmosferici/naturali: la sensibilità verso questo tema è cresciuta anche a seguito della rilevanza che la crisi ambientale ha assunto nel panorama informativo.
Nonostante ci sia una forte percezione e consapevolezza della esposizione ai rischi, non tutti affermano di volersi assicurare: fra le varie ragioni, altre priorità di vita o mancanza di risorse.
Le analisi motivazionali fanno emergere una positiva percezione del settore assicurativo. Dal lato dei prodotti, vengono apprezzati i segnali di maggiore modularità, il miglioramento della trasparenza dei prezzi e dei premi, grazie al quale ci si orienta con maggiore facilità tra le proposte delle diverse compagnie, il lavoro di agenti e consulenti.
Per quanto riguarda i driver della relazione con l’industria assicurativa, l’analisi mette in evidenza come i rapporti tra cliente e impresa siano ormai multicanale e digitali: l’off-line è ancora importante, tra i touch point la modalità a distanza e di persona oggi quasi si equivalgono, mentre per il futuro è preferita la relazione a distanza. ll web e le app sono uno strumento sempre più usato anche dagli assicurati non online, per un servizio sempre più personalizzato: dalla sospensione della polizza al controllo scadenze. Il consulente assicurativo mantiene comunque importanza come veicolo di trasparenza, consigli, spiegazioni.
La ricerca si sofferma anche sulle potenzialità future della domanda e la propensione degli italiani nei confronti delle soluzioni assicurative. In particolare, emerge come più di un italiano su due sia interessato a fare un “check-up” assicurativo della propria situazione di esposizione ai rischi e delle relative esigenze di protezione. I giovani risultano molto più interessati degli anziani.
Per quanto riguarda l’offerta, il principale orientamento è che le polizze devono essere complete (multirischio) e permettere una gestione dinamica, modificabile nel tempo.