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COVIP, RELAZIONE ANNUALE: NEL 2022 CRESCE IL NUMERO DEGLI ISCRITTI ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE, MA NON TUTTI VERSANO
“7 giugno 2023 - Relazione Annuale 2022” (Comunicato stampa) “Relazione per l’anno 2022” “Relazione per l’anno 2022. Considerazioni del Presidente”
COVIP – COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
https://www.covip.it/
COVIP – Link al COMUNICATO STAMPA
COVIP – Link alle CONSIDERAZIONI DEL PRESIDENTE
Il 7 giugno scorso, il Presidente f.f. della Commissione di Vigilanza sui fondi pensione (COVIP), Francesca Balzani, ha presentato la Relazione sul 2022(1).
Alla fine dello scorso anno, i fondi pensione in Italia erano in numero di 332: 33 fondi negoziali, 40 fondi aperti, 68 piani individuali pensionistici (PIP) e 191 fondi pensione preesistenti. Il numero delle forme pensionistiche operanti nel sistema è in costante diminuzione: nel 1999 erano 739, oltre il doppio rispetto al 2022.
Il totale degli iscritti alla previdenza complementare, alla fine del 2022, era di 9,2 milioni, in crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente, per un tasso di copertura del 36,2% sul totale delle forze di lavoro. I fondi negoziali contano 3,7 milioni di iscritti, quasi 1,8 milioni sono gli iscritti ai fondi aperti e 3,5 milioni quelli ai PIP “nuovi”; circa 650.000 gli iscritti ai fondi preesistenti.
Gli uomini sono il 61,8% degli iscritti (il 73% nei fondi negoziali), nel solco di un gender gap già manifestatosi negli anni precedenti.
Si conferma anche un gap generazionale. La distribuzione per età, infatti, vede la prevalenza delle classi intermedie e più prossime all’età di pensionamento: il 48,9% degli iscritti ha età compresa tra 35 e 54 anni, il 32,3% ha almeno 55 anni e solo il 18,8% è sotto i 35 anni. La situazione è sostanzialmente non dissimile da quella rilevata cinque anni prima.
Quanto all’area geografica, la maggior parte degli iscritti risiede nelle regioni del Nord (57,1%).
I contributi incassati nell’anno sono pari a circa 18,2 miliardi di euro. In tutte le forme pensionistiche complementari il flusso di contributi del 2022 è risultato in crescita rispetto al 2021: sono affluiti 6,1 miliardi ai fondi negoziali (+4,6%), 2,8 miliardi ai fondi aperti (+7,8%), 5 miliardi ai PIP (+2,4%) e 4,1 miliardi ai fondi preesistenti (+1,5%). Gli iscritti che nel 2022 hanno effettuato o comunque ricevuto contribuzioni sulle proprie posizioni sono circa 6,7 milioni, pari a circa i tre quarti del totale. I loro contributi ammontano mediamente a 2.770 euro.
Alla fine del 2022, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari si sono attestate a 205,6 miliardi di euro, in calo del 3,6% rispetto all’anno precedente a causa dell’andamento negativo dei mercati finanziari. Si tratta di un ammontare pari al 10,8% del PIL e al 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane.
L’allocazione degli investimenti effettuati dai fondi pensione (escluse le riserve matematiche presso imprese di assicurazione e i fondi interni) registra la prevalenza della quota in obbligazioni governative e altri titoli di debito, per il 54,6% del patrimonio: il 15,4% sono titoli del debito pubblico italiano. In calo al 20% i titoli di capitale (rispetto al 22,6% del 2021) e anche le quote di OICR, passate dal 16 al 15,3%. I depositi si attestano al 6,5%.
Gli investimenti immobiliari, in forma diretta e indiretta, presenti quasi esclusivamente nei fondi preesistenti, rappresentano circa l’1,9% del patrimonio, sostanzialmente stabili rispetto al 2021.
Nell’insieme, il valore degli investimenti dei fondi pensione nell’economia italiana (titoli emessi da soggetti residenti in Italia e immobili) è di 35,5 miliardi di euro, pari al 20,9% dell’attivo, in calo sia in valore assoluto sia in termini percentuali rispetto al 2021 (rispettivamente, 40 miliardi e 22,7%).
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(1) Per il precedente, si veda: “Relazione annuale COVIP: anche nel 2021 crescono gli iscritti e le risorse della previdenza complementare”, in Panorama Assicurativo n. 225, luglio 2022 (Sezione “STATISTICHE”).
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/82944/articolo/83363