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IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE IN SPAGNA: SITUAZIONE ED EVOLUZIONE RECENTE (CAIXA BANK RESEARCH)
“Notable reducción del ahorro de los hogares españoles en 2022: todas las claves” (2 de Mayo de 2023) - ARTICOLO
Javier García ARENAS, Sergio DIAZ
CAIXA BANK RESEARCH
https://www.caixabankresearch.com/
CAIXA BANK RESEARCH - Link all’ARTICOLO
Secondo una recente analisi, pubblicata da Caixa Bank Research a inizio maggio, la capacità di risparmio delle famiglie spagnole si è notevolmente ridotta nel 2022, soprattutto a causa del contesto inflazionistico. Il tasso di risparmio per il 2022 è sceso a livelli molto simili a quelli pre-pandemia, ossia al 7,2% del reddito disponibile lordo, un livello ben al di sotto della media 2020-2021 (15,6%) e leggermente superiore a quella 2015-2019 (6,7%). Si tratta, nello specifico, di 58,5 miliardi di euro di risparmio lordo, 50 miliardi in meno rispetto al 2021 (8,5 miliardi in più rispetto alla media 2015-2019).
Secondo gli Autori, è previsto che il tasso di risparmio scenda ancora, anche se in misura decisamente minore rispetto al 2022: i consumi delle famiglie in termini nominali cresceranno meno nel corso dell’anno (a causa del rallentamento dell'economia), mentre ci si attende che il reddito disponibile lordo possa aumentare a un tasso leggermente superiore nel confronto con il 2022. Pertanto, il tasso di risparmio nel 2023 potrebbe superare di poco il 6,0%.
In linea con il minor risparmio accumulato lo scorso anno, anche l'acquisizione netta di attività finanziarie da parte delle famiglie è in calo (a 44,9 miliardi di euro, da 76,3 miliardi dell'anno precedente); tuttavia, questa cifra ha superato di gran lunga i record pre-pandemia (media di 18,6 miliardi nel quinquennio 2015-2019). Le famiglie hanno acquisito attività principalmente aumentando i propri depositi bancari (+46,4 miliardi, rispetto ai 18,8 miliardi medi del 2015-2019); hanno invece disinvestito da fondi assicurativi e pensionistici (–7,8 miliardi), da fondi di investimento e partecipazioni (–3,7 miliardi).
Lo stock di attività finanziarie lorde delle famiglie è leggermente diminuito (in misura di 1,2 miliardi di euro), attestandosi a 2.726 miliardi. Tale importo equivale al 205,4% del PIL, ben al di sotto del dato 2021 (226% del PIL).
Per quanto riguarda la struttura della ricchezza, la parte dominante continua a essere costituita da quote di capitale e fondi di investimento (il cui peso si è stabilizzato al 44,7% del totale); seguono i depositi bancari, che acquistano rilievo e vedono crescere il loro peso al 37,4% (+2 punti rispetto all'anno precedente). Al contrario, assicurazioni e fondi pensione riducono il loro peso al minimo dal 1998 (12,2% del totale, -2 punti rispetto al 2021).
Rispetto alla situazione pre-pandemia nel 2019, la ricchezza finanziaria lorda delle famiglie è aumentata di 281,3 miliardi di euro, trainata in gran parte dagli elevati risparmi accumulati dalle famiglie durante la crisi sanitaria. Le famiglie hanno poi continuato a ridurre l'indebitamento, che a fine 2022 si è attestato al 53,0% del PIL (58,4% nel 2021).
A causa del calo delle attività finanziarie (in percentuale del PIL), nel 2022 si è registrata una contrazione della posizione finanziaria netta delle famiglie (di 15 punti rispetto al 2021), fino al 147,6% del PIL; una percentuale che, comunque, supera ampiamente quella registrata nel 2019 (135,5%).