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FRANCIA: IL “RAPPORT GALLOIS”. “PATTO NAZIONALE” PER LA CRESCITA, LA COMPETITIVTA’ E L’OCCUPAZIONE
“Pacte pour la compétitivité de l’industrie française” (“Rapport Gallois”)
Louis GALLOIS (Commissaire Général à l’Investissement), Clément LUBIN, Pierre-Emmanuel THIARD
REPUBLIQUE FRANÇAISE, Commissariat Général à l’Investissement
http://www.gouvernement.fr/
PAGINA DI PRESENTAZIONE: Remise du Rapport sur la comptitivit de lindustrie franaise
La recente presentazione del “Patto per competitività dell’industria francese” segna - nelle intenzioni del Primo Ministro Jean-Marc Ayrault - l’inizio di un nuovo corso dell’economia transalpina, nell’obiettivo di riconfermarne (su scala internazionale) il ruolo di rilievo, favorendo l’uscita dalla crisi e restituendo ai cittadini fiducia nel futuro.
Il “Patto”, documento preparato da una équipe con a capo il Commissario allo Sviluppo Louis Gallois, contiene una serie di “proposte concrete” che costituiranno la base per un maggior sviluppo della competitività e della crescita. La perdita di competitività, infatti, viene indicata nel documento quale origine del minore sviluppo economico e degli squilibri di finanza pubblica.
Fra le principali proposte contenute nel Rapporto si segnalano le seguenti:
-
lo Stato si impegna a mantenere gli attuali strumenti fiscali che favoriscono le imprese innovatrici, specie quelle di dimensioni piccole, e il trasferimento della proprietà delle imprese;
-
creare uno “shock di competitività”, trasferendo una parte delle contribuzioni sociali alla fiscalità generale e diminuendo la spesa pubblica;
-
migliorare le condizioni del credito all’esportazione;
-
rafforzare il legame scuola-lavoro, specie sul fronte degli insegnamenti tecnici;
- potenziare gli investimenti diretti alle imprese più innovative.
Fra le raccomandazioni contenute nel “Patto”, vi sono alcuni aspetti che riguardano in particolar modo le assicurazioni(1). Viene proposto:
-
l’allungamento della “durata” dei contratti assicurativi vita attraverso l’adattamento del loro regime fiscale;
- di avvantaggiare fiscalmente sia i contratti “en unité de compte” (cioè investiti in azioni) sia i contratti diversificati, rispetto ai “contratti in euro” (investimenti essenzialmente obbligazionari).
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(1) Si tratta della “18ème proposition”.