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CERGAS-BOCCONI: ONLINE IL RAPPORTO OASI 2012. UN BUON MANAGEMENT FARÀ BENE AI CONTI DELLA SANITÀ
RAPPORTO OASI 2012
CERGAS-Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale
http://www.cergas.unibocconi.it/wps/wcm/connect/Cdr/Centro_CERGASit/Home
Pagina di presentazione del Report
Il CERGAS, Centro di ricerca dell’Università Bocconi, ha pubblicato il Rapporto Oasi 2012 sulla sanità in Italia.
Il sistema sanitario nazionale, valutato in base agli standard europei, risulta efficace e non particolarmente costoso. Nel 2010 la spesa sanitaria pro-capite era pari a 2.964 dollari (parità di potere d’acquisto), contro una media a livello di UE-15 di 3.765 dollari. Di questa quota, la parte coperta dalla spesa pubblica era di 2.292 dollari (2.920 dollari nella media a livello UE), pari al 7,4% del PIL (8,2% in UE15).
Non c’è quindi, secondo il CERGAS, un problema di livello della spesa.
Una criticità è invece rappresentata dalle future tendenze demografiche e dalla tipologia di spesa sanitaria, che richiederà sempre più investimenti in alta tecnologia.
Non sono però suggeriti, da parte degli autori, tagli lineari a una spesa sanitaria che, nel nostro Paese, è altamente differenziata sia in qualità sia in quantità. Mentre, ad esempio, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia e l’Emilia Romagna, nel periodo 2001-2011, hanno cumulato disavanzi pro-capite trascurabili o sono state in sostanziale pareggio, regioni come il Lazio (disavanzo cumulato pro-capite di 2.468 euro), il Molise (2.090 euro), la Campania (1501 euro), la Sicilia (878 euro) e la Sardegna (1.151 euro), hanno rappresentato più del 70% del disavanzo complessivo del periodo.
E’ necessario, quindi, mettere in atto una buona gestione, adottando nuove logiche che permettano una migliore efficienza della spesa a tutti i livelli del sistema sanitario.
E’ infine indispensabile, conclude il rapporto, individuare nuove fonti di finanziamento della spesa sanitaria. Il riferimento è ai fondi integrativi sanitari e alle assicurazioni, le quali potrebbero contribuire al finanziamento dei servizi che il sistema pubblico non è più in grado di offrire, come quelli relativi alla non autosufficienza (Long Term Care) o quelli odontoiatrici.
Un ampio e approfondito capitolo del rapporto OASI 2012 è dedicato alla gestione della sicurezza delle strutture ospedaliere e all’assicurazione di responsabilità civile sanitaria.