Statistiche
PRESENTATO IL RAPPORTO DELLA VIGILANZA IN FRANCIA. UN 2011 ALL’INSEGNA DEI CONTRASTI
“Les chiffres du marché de l’assurance 2011”
ACP-Banque de France – Autorité de Contrôle Prudentiel
http://www.acp.banque-france.fr/
ACP Chiffres du march franais de la banque et de l'assurance 2011 VERSIONE INTEGRALE
ACP Les chiffres du march de lassurance 2011 (RAPPORTO SULLE ASSICURAZIONI)
ARGUS: 2011: une anne de contraste pour lassurance (C. Dufrne, 3-ott-2012)
L’Autorità francese di vigilanza sul settore bancario e assicurativo (ACP-Banque de France) ha pubblicato un rapporto contenente le cifre-chiave dell’assicurazione in Francia nel 2011.
A fine anno, risultavano operative 332 imprese (337 nel 2010), che hanno raccolto premi per 259,6 miliardi di euro (-6% rispetto al 2010); alla raccolta vita sono riconducibili 143,3 miliardi (-14%), a quella danni 116,2 miliardi (+3%).
La crescita dei rami danni - indica il rapporto - è soprattutto dovuta a rialzi tariffari (come già accaduto nel 2010), che sono destinati a compensare una sinistralità che è andata aumentando nel corso degli ultimi anni.
I rami auto e danni ai beni rappresentano – congiuntamente - circa tre quarti del totale premi danni: si tratta, rispettivamente, di quote pari al 40,6% (contro 41,1% nel 2010) e al 32% (contro 31,8% nel 2010).
Quanto ai rami vita, la flessione “a due cifre” ha interessato non solo i premi, ma anche le riserve tecniche (-27%), in conseguenza di un significativo aumento dei riscatti.
La raccolta vita è derivata principalmente dai prodotti tradizionali (polizze individuali, il cui peso sul totale premi è stato del 69,4%, e collettive, 11,2%) -; il peso dei premi per i contratti “en unité de compte” (individuali e collettivi) è stato del 13,4%. Seguono i contratti di capitalizzazione (4,1%) e le coperture previdenziali (1,9%).
E’ in aumento il ricorso alla riassicurazione (+8,8%), soprattutto da parte delle imprese vita e miste (+10,7%). Gli investimenti hanno registrato una diminuzione dell’incidenza dei titoli di Stato della zona euro (-4,8%).
La redditività globale (utile su mezzi propri) è passata dal 6,7% del 2010 al 4,9% del 2011; il margine di solvibilità è risultato pari al 127% per le imprese vita e miste, al 421% per le imprese danni, al 434% per i fondi pensione e al 336% per le mutue.
Pur considerando il margine di solvibilità nel suo complesso come “adeguato”, la vigilanza evidenzia una certa “erosione” a carico delle imprese danni e una “sensibile flessione” del dato relativo alle imprese vita e miste.