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MESSICO: UN MERCATO ASSICURATIVO CHE PRESENTA MARGINI DI CRESCITA
Las primas directas del mercado asegurador mexicano crecieron un 9,3% a marzo de 2012
INESE (BDSAL – 10-7-2012)
I dati pubblicati dalla Secretaría de Hacienda y Crédito Público (SHyCP) nella sua pubblicazione “Informe Semanal” indicano che, nell’ultimo decennio, il numero delle polizze assicurative emesse in Messico è aumentato del 170%.
Secondo un’inchiesta sull’utilizzo degli strumenti finanziari su scala nazionale (Encuesta Nacional de Uso de Servicios Financieros), il mercato assicurativo messicano permane, tuttavia, in una situazione di modesto sviluppo. Si tratta di un problema in buona parte imputabile al diffuso convincimento - da parte dei consumatori - che il fatto di sottoscrivere un contratto assicurativo costituisca una “spesa” piuttosto che un “investimento”. Le imprese assicuratrici messicane occupano solamente il quinto posto tra gli operatori che, su scala nazionale, offrono prodotti finanziari (8% del totale), precedute da banche, fondi pensione, casse di risparmio e da istituti di credito ipotecario.
Secondo il quotidiano “La Prensa”, il mercato assicurativo locale offre consistenti potenzialità di crescita, stante il fatto che solamente 7,8 milioni di persone hanno sottoscritto un’assicurazione sulla vita (il 7% della popolazione totale) e solo 6,7 milioni di individui (il 6% del totale) dispongono di una copertura assicurativa per il rimborso delle spese mediche. Inoltre, soltanto il 26% del parco veicoli circolante risulta coperto da un’assicurazione r.c. auto.
Il mercato, in termini di premi raccolti, vede un peso del 39% per l’assicurazione vita, del 21,6% per la r.c. auto, del 18,2% per il comparto danni, del 15,5% per lle assicurazioni malattie e infortuni e del 5,7% per la previdenza integrativa.
Il Messico, infine, è un paese fortemente esposto al rischio di calamità naturale. Il 45% delle imprese rappresentate dall’Asociación Mexicana de Instituciones de Seguros (AMIS) offre coperture assicurative specifiche, di estensione più o meno ampia, per la protezione del patrimonio immobiliare in caso di calamità (ad esempio: incendio, inondazioni o terremoto). Solamente il 4,5% degli immobili sul territorio nazionale, tuttavia, risulta coperto da un’assicurazione contro eventi catastrofali, il che evidenzia l’importanza di incentivarne la diffusione.