Panorama Assicurativo Ania

Newsletter

Novembre 2004 - N°14

Focus - UE - Statistiche - Normativa - News

Statistiche

🇪🇺 Assicurazioni

IL MERCATO ASSICURATIVO NEI NUOVI STATI MEMBRI

P. Sneijers


Eurostat
http://www.europa.eu.int/comm/eurostat



L’Ufficio Statistico della Comunità Europea, in un suo ultimo bollettino, rappresenta la situazione delle Compagnie assicurative operanti nei nuovi Stati membri dell’UE e in due Paesi candidati quali la Bulgaria e la Romania.

Dai dati disponibili emerge come l’Ungheria, la Polonia, Slovenia e Slovacchia nel 2001 erano i Paesi con i servizi assicurativi più sviluppati. In questi Paesi il peso percentuale del settore assicurativo era pari al 6-6,5% del P.I.L. contro una percentuale del 2% per gli Stati baltici e la Bulgaria.

L’Ungheria e la Polonia sono i Paesi che occupano il maggior numero di persone: in particolare nel primo circa trentamila persone lavorano nelle 25 imprese esistenti, mentre in Polonia, dove 32.600 persone gravitano nel settore assicurativo, le imprese operanti sono 71.

Nella Repubblica Ceca e in Slovenia il numero medio di impiegati all’interno delle compagnie assicurative non è da meno, mentre negli Stati Baltici e in Bulgaria, dove il totale dell’attività del settore è una minima percentuale in termini di P.I.L., le compagnie sono di dimensioni più piccole.

Passando ad analizzare il valore dei premi lordi emessi si può notare come questo dipenda dall’ampiezza e dalle caratteristiche di ciascun mercato. Tra questi Paesi in prima fila c’è la Polonia con 6.100 milioni di euro nel 2001, seguono poi la Repubblica Ceca con 2.147 milioni di euro e l’Ungheria con 1.691 milioni.

Tale differenza si spiega per la differente tipologia di attività esercitata; infatti, le compagnie miste che esercitano sia vita che non vita sono generalmente le più grandi: nella Repubblica Ceca ed Ungheria ad esempio queste impiegano l’85% dei lavoratori e hanno la maggiore raccolta in termini di premi lordi.

Negli altri Paesi sono in larga misura presenti compagnie che esercitano l’attività non vita con un’incidenza di mercato dell’80% in termini di persone occupate e premi raccolti. Solo in Polonia le compagnie vita occupano il 29% della forza lavoro e raccolgono il 41% di premi.

Il bollettino prende poi in considerazione alcuni rapporti di rilievo per il settore e in particolare il loss ratio e l’expenses ratio: dalla lettura dei dati emerge che il primo è generalmente il più alto per le compagnie non vita rispetto a quelle vita. In tutti i Paesi ad eccezione dell’Ungheria il primo rapporto non supera il 40% raggiungendo invece il valore del 61,4% in Estonia, il 69,9% in Polonia e l’80,1% in Slovenia.
Per quanto riguarda le compagnie vita il rapporto sinistri a premi più elevato si registra in Bulgaria con il 58,8% e in Lettonia con il 51,4%. Seguono l’Ungheria e la Slovacchia che registrano dei rapporti all’incirca del 42%.

Per quanto riguarda invece il secondo rapporto non si segnalano nella generalità dei casi grosse differenze tra compagnie vita e non vita, salvo che in Slovacchia e in Ungheria, Paesi dove tale rapporto supera il 55%. Tale percentuale in media oscilla tra il 24-27% della Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia e Bulgaria ed il 43-44% della Lettonia e Lituania.

Per quanto riguarda la voce investimenti, fatta salva la quota delle imprese che svolgono l’attività assicurativa in entrambi i rami di attività, se si prendono in considerazione separatamente i due rami si segnala che sono le compagnie che operano nel ramo non vita ad investire di più. I soli Paesi a fare eccezione sono l’Ungheria e la Polonia dove le compagnie vita hanno investito rispettivamente tra gli 835 e i 6.760 milioni di euro nel 2001.

La categoria principale tra gli investimenti assicurativi è costituita da quella relativa agli altri investimenti finanziari che comprendono gli investimenti in azioni, altri titoli a reddito variabile, quote di fondi comuni, obbligazioni e titoli a reddito fisso, prestiti ipotecari e altri prestiti.

Nella maggiore parte dei Paesi presi in considerazione questi investimenti rappresentano più dell’80% del totale ad eccezione della Slovacchia dove, per le compagnie vita, rappresentano appena il 25,3%.

Altri articoli della Newsletter

Focus

🌎 Nuovi prodotti

CYBERINSURANCE: UNA RISPOSTA INNOVATIVA PER RISCHI INNOVATIVI

🇺🇸 Sanità

L'INFORMAZIONE INFORMALE NELLE SCELTE DELL'ASSICURATO

🇪🇺 Pensioni

L'EUROSTAT DETTA NUOVE REGOLE CONTABILI PER I REGIMI PENSIONISTICI

🇺🇸 Assicurazioni sociali

ALLA RICERCA DEL MODELLO OTTIMALE

🇱🇧 Nuovi mercati

GRANDI PROSPETTIVE ALL'OMBRA DEI CEDRI

Statistiche

🇪🇺 Assicurazioni

IL MERCATO ASSICURATIVO NEI NUOVI STATI MEMBRI

🇦🇺 Sanità

AUSTRALIA: LA SPESA SANITARIA E IL CONTRIBUTO DEL SETTORE ASSICURATIVO PRIVATO

🇪🇨 Assicurazioni

ECUADOR: ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI

🇸🇻 Assicurazioni

EL SALVADOR: ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI

🇪🇸 Assicurazioni

SPAGNA: ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI

🇵🇹 Fondi pensione

PORTOGALLO: ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI

Normativa

🇪🇺 11 SETTEMBRE

GLI ASSICURATORI HANNO DECISO DI RECEDERE