Normativa
FRANCIA: NUOVO PROGETTO DI LEGGE DEL GOVERNO PER LA SOSTENIBILITA’ E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
«Projet de loi industrie verte - découvrir les 15 mésures» PRESENTAZIONE (16.05.2023) «Projet de Loi 'Industrie Verte' » DOSSIER DE PRESSE (16.05.2023)
MINISTÈRE DE L’ECONOMIE, DES FINANCES,ET DE LA SOUVERAINETE INDUSTRIELLE ET NUMERIQUE
https://www.economie.gouv.fr/
MINISTERE DE L’ECONOMIE - Link alla PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI LEGGE
MINISTÈRE DE L’EC0NOMIE - Projet de Loi « Industrie Verte » (DOSSIER DE PRESSE)
A metà maggio, il Ministro dell’Economia francese ha pubblicato un progetto di legge per il sostegno dell’“industrializzazione verde”(1). Il progetto normativo mira a rendere la Francia leader dell'industria verde in Europa, soprattutto sul fronte delle tecnologie necessarie alla decarbonizzazione.
L’iniziativa è partita da diverse constatazioni di partenza e, tra esse, il fatto che al settore industriale francese è correlato il 18% delle emissioni nazionali annuali di gas serra: pertanto, in un contesto di emergenza climatica, il settore deve essere supportato nella riduzione del suo impatto ambientale complessivo.
Il disegno di legge è costituito da una serie di misure, articolate intorno a quattro leve:
(I) Facilitare e accelerare la creazione di siti industriali in Francia
- offrire 50 siti "Francia 2030" e ripulire i terreni incolti ad uso industriale;
- accelerare la dinamica di reindustrializzazione sul territorio;
- dimezzare i tempi di allestimento industriale;
- creare una procedura eccezionale semplificata per i progetti di grande interesse nazionale;
- promuovere il riciclaggio dei rifiuti industriali.
(II) Finanziare l'“industrie verte”, mobilitando fondi pubblici e privati
- sostenere le tecnologie verdi attraverso l’apposito credito d'imposta “investimenti nell'industria verde”;
- sostenere la decarbonizzazione delle industrie esistenti;
- mobilitare il risparmio privato per finanziare l'industrie verte.
(III) Promuovere le imprese virtuose in relazione a tutti gli interventi da parte dello Stato
- individuare le aziende più virtuose (“Triple E”);
- appalti pubblici che favoriscano ulteriormente i prodotti virtuosi sotto il profilo ambientale;
- condizionare gli aiuti pubblici alle imprese a un percorso virtuoso;
- condizionare il bonus ecologico all'impronta ambientale dei veicoli elettrici;
- rendere più green il bilancio dello Stato.
(IV) promuovere la formazione a beneficio dell’occupazione del settore “green”
- formazione per posti di lavoro nel settore “verde”;
- formazione di un maggior numero di ingegneri e tecnici in Francia;
- riportare l'industria al centro della formazione e rafforzarne l'attrattività.
Il Governo intende, in particolare, mobilitare il risparmio privato per finanziare l'industria “verde”: i risparmiatori francesi stanno alimentando una crescente domanda di investimenti che promuovano la transizione verde e – d’altro canto – la green transition dell'economia nazionale non può essere realizzata senza la mobilitazione di finanziamenti privati. Tra le soluzioni proposte, vi è un “Plan Avenir Climat” per i giovani sotto i 18 anni, una forma di risparmio/investimento che rimarrà bloccato fino alla maggiore età e consentirà l’impegno in investimenti a lungo termine (soprattutto nelle energie rinnovabili, nella decarbonizzazione dell'industria, nelle imprese innovatrici).
Gli impatti economici e ambientali attesi, direttamente derivanti dal progetto, sono i seguenti:
(I) riduzione della carbon footprint della Francia all’orizzonte 2030 (-41 milioni di tonnellate di CO2); (II) investimenti realizzati entro il 2030 (23 miliardi di euro); (III) spinta occupazionale (+40.000 posti di lavoro creati entro il 2030).
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(1) L' “Industrie Verte” riunisce due principali gruppi di attività, tra loro complementari:
- creazione di “imprese verdi”, ossia la realizzazione e l'espansione di nuove industrie che forniscono beni e servizi in grado di consentire la decarbonizzazione dell'economia (batterie elettriche, pompe di calore, elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde, biogas e biometano);
- decarbonizzazione dell'industria esistente, che deve consentire - indipendentemente dal settore, dalle dimensioni o dall'ubicazione - di rendere più ecologica l’operatività delle imprese, sostenendole nel corso del processo.