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ESG E SRI, LE POLITICHE SOSTENIBILI DEGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI ITALIANI: PRESENTATO IL TERZO QUADERNO DI ITINERARI PREVIDENZIALI
Quaderno di Approfondimento 2023 "ESG e SRI, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani" Quinta indagine sulle strategie di sostenibilità e integrazione dei criteri ESG nei portafogli dei principali investitori istituzionali italiani
ITINERARI PREVIDENZIALI
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ITINERARI PREVIDENZIALI – WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Quaderno
ITINERARI PREVIDENZIALI – Link al QUADERNO
Itinerari Previdenziali ha recentemente pubblicato la terza edizione del Quaderno di approfondimento sulle politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani (1).
La nuova edizione ha visto la partecipazione di 123 imprese di assicurazione, fondi pensione, casse di previdenza professionali e fondazioni di origine bancaria, per un totale di Asset Under Management di oltre 500 miliardi di euro.
Il 52% degli intervistati dichiara di adottare una politica di investimento sostenibile. Le ragioni per cui si è deciso in tal senso sono, in primo luogo, la ricerca di uno sviluppo sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale (86% delle risposte), la ricerca di una maniera più efficace per gestire i rischi finanziari (69%), il miglioramento della reputazione dell’ente (44%) e l’ottenimento di maggiori rendimenti (22%).
Varia, anche nel tempo, la quota di patrimonio al quale viene applicata tale strategia: si va dal 21% degli intervistati (con una quota tra 0% e il 25%), al 17% (con una quota tra il 25% e il 50%), al 24% (con una quota tra il 50% e il 75%) e, infine al 38% che dichiara di investire una quota superiore al 75% in strumenti ispirati alla sostenibilità.
Sono tre gli obiettivi ONU di sostenibilità maggiormente seguiti: l’obiettivo 7 (affordable and clean energy), l’obiettivo 8 (decent work and economic growth) e l’obiettivo 13 (climate action).
Le strategie di scelta sostenibile più adottate risultano quelle dell'esclusione: il 93% degli intervistati esclude, ad esempio, prodotti finanziari collegati al mercato delle armi.
Importante anche la scelta di investimenti tematici: ad esempio, l’efficientamento energetico (93% delle risposte) e il cambiamento climatico (81% delle risposte), che sono le tematiche maggiormente seguite.
Le strategie si ispirano spesso alla scelta di standard e convenzioni internazionali come UNIPRI e Global Compact ONU (più del 60% delle risposte) e all’ Impact Investing, all’interno del quale il social housing vale l’84% delle risposte (in crescita rispetto a precedenti rilevazioni) e i Green Bond sono stabili intorno al 62%.
Per quanto riguarda le tipologie di strumenti finanziari acquistati direttamente, prevalgono i fondi comuni tradizionali, gli investimenti infrastrutturali, il Private Equity, le azioni e il Private Debt.
Guardando infine all’aspetto normativo, molti segnalano che i ritardi, uniti alla poca chiarezza e alle differenze tra Paesi, non aiutano il decollo delle politiche di investimento ESG.
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(1) Per il precedente, si veda: “Le strategie di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani: Quaderno di Itinerari Previdenziali”, in Panorama Assicurativo n. 224, giugno 2022 (Sezione “NEWS”).
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/82720/articolo/83111