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COMMISSIONE UE: PRESENTATE LE LINEE GUIDA PER LA RIFORMA DELLA GOVERNANCE ECONOMICA EUROPEA
“Building an economic governance framework fit for the challenges ahead” WEBPAGE DI PRESENTAZIONE (e link correlati), 09. November 2022 Q&A - 09. November 2022
EUROPEAN COMMISSION
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EUROPEAN COMMISSION – WEBPAGE DI PRESENTAZIONE e link correlati
EUROPEAN COMMISSION – Q&A (09.11.2022)
I primi di novembre, la Commissione UE ha presentato alcuni orientamenti per la riforma della governance economica europea. Gli orientamenti tengono in considerazione le principali criticità del quadro attuale e mirano, in particolare, a rafforzare la sostenibilità del debito e a promuovere - attraverso investimenti e riforme - una crescita sostenibile e inclusiva.
Scopo degli orientamenti è quello di garantire che il quadro sia più semplice, trasparente ed efficace; essi consentono, nel contempo, riforme e investimenti e favoriscono la riduzione del debito pubblico in maniera realistica, graduale e duratura. Pertanto, il “framework riformato” contribuirà – nelle aspettative della Commissione – a costruire un'economia verde, digitale e resiliente, garantendo la sostenibilità delle finanze pubbliche in tutti gli Stati membri (in linea con il discorso sullo “Stato dell'Unione 2022” della Presidente von der Leyen).
Viene proposto, in particolare, di passare a un quadro di sorveglianza “trasparente e basato sul rischio”, che distingua tra i singoli Paesi e tenga conto delle sfide derivanti dal loro debito pubblico.
I Fiscal-Structural Plans (piani nazionali a medio termine) rappresentano il fulcro della proposta della Commissione: integrano gli obiettivi di bilancio, di riforma e di investimento (compresi quelli specifici per la gestione degli squilibri macroeconomici) in un unico piano olistico a medio termine, creando un processo coerente e semplificato. Ogni Stato UE potrebbe così disporre di un maggior margine di manovra nella definizione del proprio percorso di aggiustamento di bilancio, rafforzando la titolarità nazionale.
Un unico indicatore operativo, la spesa primaria netta (net primary expenditure), servirebbe da base per stabilire il percorso di aggiustamento di bilancio e per effettuare la sorveglianza annuale, semplificando il quadro in misura significativa.
La procedura per gli squilibri macroeconomici (Macroeconomic Imbalance Procedure - MIP) mira a identificare tempestivamente i potenziali rischi macro, a prevenire l'insorgenza di pericolosi squilibri e a correggere quelli già esistenti. Le proposte di revisione della MIP, pertanto, sono incentrate (I) su un dialogo rafforzato tra Commissione e Stati membri, per creare una migliore, comune comprensione delle sfide individuate e delle politiche necessarie per affrontarle; (II) su un impegno degli Stati membri a includere riforme/investimenti utili a prevenire e/o correggere tali squilibri nell’ambito del proprio Fiscal-Structural Plan a medio termine.
Il ruolo preventivo della MIP verrebbe rafforzato, calato in un contesto macroeconomico caratterizzato da rischi nuovi e in continua evoluzione. La valutazione degli squilibri verrebbe resa più forward-looking, nell’intento di individuare e affrontare con congruo anticipo gli squilibri emergenti.
La Commissione esaminerà la possibilità di presentare proposte normative sulla base della documentazione pubblicata il 9 novembre (e dei confronti successivi). Fornirà nuovamente orientamenti di politica fiscale/di bilancio nel primo trimestre del 2023 ed essi contribuiranno a facilitare il coordinamento delle fiscal policies, come pure la preparazione dei programmi di stabilità e convergenza degli Stati membri per il 2024 (e per gli anni a venire).