Statistiche
INPS E ISTAT PUBBLICANO IL QUARTO RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE
Rapporto sulla coesione sociale anno 2013
ISTAT - ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
www.istat.it
INPS - ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE
www.inps.it
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
www.lavoro.gov.it
Link al I volume (a cura del Ministero del Lavoro)
Link al II Volume (a cura di ISTAT)
INPS, ISTAT e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno pubblicato il quarto Rapporto sulla coesione sociale in Italia.
Diminuiscono le nascite (534.000 nel 2012) e la popolazione invecchia (età media pari a 79,4 anni per gli uomini e a 84,5 anni per le donne); peggiorano le condizioni economiche delle famiglie. Secondo il rapporto, si trova in condizione di povertà relativa il 12,7% delle famiglie residenti in Italia (+1,6 punti percentuali sul 2011) e il 15,8% degli individui (+2,2 punti). Si tratta dei valori più alti dal 1997, anno di inizio della serie storica. La povertà assoluta colpisce invece il 6,8% delle famiglie e l'8% degli individui. I poveri in senso assoluto sono raddoppiati dal 2005 e triplicati nelle regioni del Nord (dal 2,5% al 6,4%) (1).
Il rapporto è strutturato in due volumi.
Il primo contiene i principali indicatori che illustrano la situazione della coesione sociale nel nostro Paese, anche con confronti a livello europeo.
Nel volume le informazioni sono organizzate in tre sezioni:
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“Contesti” : contiene i quadri informativi di scenario sui contesti sociali, economici, demografici e lavorativi;
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“Famiglia” e “Coesione sociale” : descrivono aspetti quali il capitale umano, la conciliazione tempo-lavoro e gli indici relativi al disagio e alla povertà;
- “Spesa sociale e gli interventi per la coesione” : contiene i dati sulla spesa sociale, sulle politiche attive e passive per il lavoro e sui servizi degli enti locali.
Il secondo volume raccoglie le tavole statistiche di fonte regionale, nazionale e internazionale.
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(1) La soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari alla spesa media mensile per persona nel Paese: nel 2012, essa è risultata pari a 990,88 euro. La povertà assoluta, invece, viene calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi considerato essenziale per uno standard di vita minimamente accettabile.