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PORTOGALLO: ASSICURAZIONE E FONDI PENSIONE NEL PRIMO TRIMESTRE 2012
Evolution of the Insurance and Pension Funds activity in the 1st Quarter 2012
ISP - Instituto de Seguros de Portugal
Insurance Activity (1st quarter 2012):
Pension Funds (1st quarter 2012):
L’Autorità di vigilanza portoghese sulle assicurazioni (Instituto de Seguros de Portugal) ha pubblicato alcuni dati relativi all’andamento del mercato nel primo trimestre 2012.
La produzione del lavoro diretto, nel periodo considerato, ha superato i 2,6 miliardi di euro (-11,5% rispetto allo stesso periodo del 2011). La contrazione della raccolta, di fatto, ha interessato tutti i comparti del mercato:
- rami vita: 1,6 miliardi di euro a fine marzo 2012, contro 1,9 miliardi nel marzo 2011;
- 985 milioni a marzo 2012, contro oltre 1 miliardo di euro nello stesso periodo dell’anno precedente.
Gli oneri relativi ai sinistri sono complessivamente diminuiti del 6,5% (3,8 miliardi di euro nel marzo 2012, contro 4 miliardi nello stesso periodo del 2011): il risultato è riconducibile al consistente decremento del dato nei rami vita (-7,7%), mentre nei rami danni il costo dei sinistri è aumentato dello 0,5%.
Il tasso di copertura delle riserve tecniche dei rami vita e danni è, rispettivamente, del 103,2% e del 111,2% (valori superiori a quelli osservati a dicembre 2011).
Durante il primo trimestre dell’anno, si è registrato un lieve incremento di valore (+ 0,4%) del portafoglio investimenti.
Il margine di solvibilità (dato di fine marzo 2012) delle imprese sottoposte alla vigilanza di ISP è risultato essere pari al 208%: 188% per i rami vita, 269% per il comparto danni e 201% per le imprese miste.
I fondi pensione sottoposti alla vigilanza di ISP risultavano essere 227 a fine marzo 2012 (229 a fine dicembre 2011).
Rispetto a dicembre dello scorso anno, il patrimonio gestito dai fondi pensione è cresciuto del 2%, le prestazioni erogate sono diminuite del 52%, le contribuzioni versate dai partecipanti sono aumentate del 10,7%.
La composizione degli attivi dei fondi pensione, a fine marzo 2012, era caratterizzata da una preponderante presenza di titoli del debito pubblico e obbligazioni private (47% del totale), seguiti da quote di fondi di investimento (32%), depositi bancari (15%), azioni (14%) e immobili (13%).