UE
LE CONSEGUENZE DI SOLVENCY II SUL RATING: LA VISIONE DI FITCH IN DUE RECENTI REPORT
Fitch Ratings
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L’agenzia di rating Fitch ha presentato un’analisi degli effetti di Solvency II sul rating delle imprese di assicurazione (“Solvency II - Considerations for Credit Rating Analysis”, 1 giugno 2010).
La recente pubblicazione delle specifiche tecniche del quinto studio di impatto quantitativo (QIS5) permette di avere un’idea più precisa di quale sarà la versione definitiva della nuova regolamentazione, attualmente ancora in fase di definizione. Tuttavia, fino al momento in cui non saranno pubblicati i risultati del QIS5 (primavera 2011), non sarà possibile quantificare con precisione il probabile impatto di Solvency II sul capitale regolamentare e sulla solvibilità complessiva dell’assicurazione europea. Secondo Fitch, tuttavia, è possibile ipotizzare che dal QIS5 emergerà un aumento del patrimonio richiesto alle compagnie.
Fatte queste premesse, Fitch analizza il presumibile impatto delle regole di Solvency II con riguardo a sei aree “chiave” per le imprese:
- i Solvency ratios prevedibili nel QIS5, a confronto con quelli del QIS4 e di Solvency I;
- le possibili fonti del capitale aggiuntivo necessario;
- le opzioni per limitare i requisiti patrimoniali;
- la composizione dei fondi propri e l’ammissibilità degli strumenti ibridi;
- l’utilizzo di modelli interni;
- i problemi specifici dell’assicurazione vita.
L’analisi di Fitch si conclude chiarendo che l’adeguatezza del capitale costituisce un fattore importante, ma non esclusivo, di valutazione della forza finanziaria di un assicuratore. Nelle valutazioni che sono alla base dell’assegnazione di un credit rating, Fitch considera anche altri importanti drivers,quali le performance operative, la flessibilità finanziaria, la presenza di rischi non diversificati e la misura del leverage.
In un ulteriore report sull’argomento (“Solvency II: Far Reaching Implications of New Insurance Regulation”, 16 giugno 2010), Fitch pone in evidenza che, in conseguenza di Solvency II, alcuni rating sono destinati ad essere rivisti in funzione delle caratteristiche specifiche delle singole compagnie e delle modalità di gestione della fase di pratica attuazione della nuova regolamentazione.
L’agenzia non ritiene che ciò produrrà un effetto significativo sulla valutazione dell’intero comparto, ma solo su quella di singoli operatori.
Le compagnie europee valutate da Fitch possiedono sistemi di risk management più evoluti rispetto alla media del mercato. L’agenzia ritiene pertanto che, per tali operatori, l’adeguamento a Solvency II non comporti difficoltà particolari. Inoltre, grazie alla loro capacità di accedere al mercato dei capitali, il recepimento della nuova disciplina dovrebbe condurli ad aumentare il capitale proprio, a ridurre la leva finanziaria - ossia l’indebitamento - e a migliorare il risk-based assessment.
Si ritiene quindi probabile il verificarsi di condizioni migliorative per i credit ratings delle compagnie europee.
Per contro, Fitch ritiene che alcuni profili di Solvency II potrebbero incidere negativamente sui rating di alcune imprese, soprattutto per quanto concerne la necessaria riallocazione degli asset nel breve periodo e la competitività di alcuni rami alla luce dei nuovi requisiti patrimoniali.
Da ultimo, Fitch sostiene che Solvency II porterà indiscutibili benefici al settore assicurativo europeo, ma sottolinea alcune difficoltà connesse con la trasparenza dei modelli interni che le imprese potranno sviluppare per misurare e monitorare il proprio fabbisogno di capitale.
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