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PREVISIONI DELLA SPESA SANITARIA A LIVELLO EUROPEO: DRIVERS, METODOLOGIE E PRINCIPALI RISULTATI
Projecting future health care expenditure at european level: drivers, methodology and main results (July 2010)
Bartosz Przywara
Commissione Europea
http://ec.europa.eu/index_it.htm
Formulare corrette previsioni sull’andamento della spesa sanitaria europea nei prossimi decenni risulta di sempre maggiore importanza per gli Stati membri dell’Unione, soprattutto in considerazione di un contesto demografico e sociale – come quello attuale - in rapido mutamento. Si tratta di mettere a punto adeguati ed affidabili sistemi di valutazione, in grado di tenere in considerazione una considerevole varietà di fattori e di fornire, comunque, risultati caratterizzati da esigui margini di incertezza.
A questo scopo, la Commissione europea ha elaborato un ambizioso progetto che intende fornire le proiezioni della spesa sanitaria di 27 paesi dell’Unione (più la Norvegia) per il periodo 2007-2060. E’ stato costituito un apposito database - di natura internazionale e comparabile - e un modello (che incorpora i più recenti sviluppi in materia demografica, epidemiologica, economica) in grado di consentire un confronto di rischi e sfide specifici dei sistemi sanitari di ogni singolo paese dell’Unione, come pure di quelli comuni all’insieme degli Stati membri.
Le proiezioni di lungo termine evidenziano che la spesa sanitaria pubblica viene influenzata dalle decisioni dei Governi, ma anche da alcuni fondamentali fattori esogeni:
- un limitato aumento della popolazione, unito al consistente accrescersi della quota di popolazione anziana, conduce inevitabilmente a un continuo innalzamento della domanda di servizi sanitari e dei costi ad essa connessi;
- investire nello sviluppo della conoscenza e della tecnologia medica conduce – seppure soltanto nel medio-lungo termine – alla diminuzione del numero dei malati e a quello, conseguente, di spesa sanitaria;
- il persistere di difformità nel livello di assistenza sanitaria fornita dagli Stati membri (che si scontra, invece, con una sempre maggiore uniformità nelle caratteristiche della domanda sanitaria europea) è causa di ulteriore pressione sui sistemi sanitari dei paesi meno “generosi”.
Tra le conclusioni dello studio, pertanto, viene posto in evidenza quanto segue:
- le tendenze demografiche sono solo parzialmente responsabili dell’andamento della spesa sanitaria in rapporto al PIL, in quanto entrano in gioco altri fattori rappresentativi (quali, ad esempio, un accesso al sistema sanitario localmente più aperto e “generoso”, oppure la mancata correlazione tra spesa sanitaria ed efficienza del servizio);
- è necessario tenere presente come le caratteristiche della morbilità possano cambiare notevolmente nel tempo: sia per effetto dei mutamenti demografici (le malattie endemiche, ad esempio, lasciano il posto a patologie croniche legate all’invecchiamento) sia grazie agli effetti positivi di un maggior sviluppo della scienza e della tecnologia in ambito sanitario;
- per ragioni legate alla comparabilità dei dati a livello europeo, il modello non può tenere conto di alcune determinanti fondamentali della spesa sanitaria. Tra esse, ad esempio, il comportamento di pazienti e providers del servizio sanitario (che determina quantità e direzione dei flussi finanziari all’interno del sistema sanitario), come pure l’azione preventiva del settore pubblico nei confronti di patologie e comportamenti (obesità, tabagismo, uso di stupefacenti) che possono pesantemente influire sullo stato di salute dei cittadini e sulla spesa sanitaria futura.