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REDDITO DELLE FAMIGLIE: RIDOTTO, NEGLI ULTIMI 4 ANNI, IL DIVARIO TRA SUD E RESTO D’ITALIA. INDAGINE UNIONCAMERE E CENTRO STUDI TAGLIACARNE
“Reddito famiglie: diminuisce la distanza tra Sud e resto d’Italia in 4 anni” (COMUNICATO STAMPA, 15 dicembre 2023)
CENTRO STUDI DELLE CAMERE DI COMMERCIO "GUGLIELMO TAGLIACARNE"
https://www.tagliacarne.it/
CENTRO STUDI – Link al COMUNICATO STAMPA
Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere hanno recentemente presentato un’indagine sul reddito disponibile delle famiglie italiane a livello territoriale nel 2022(1).
Dall’indagine emerge che sono tutte del Sud le regioni che presentano, tra il 2019 e il 2022, gli incrementi più consistenti, a prezzi correnti, del reddito delle famiglie. A guidare la classifica è la Basilicata, con una crescita del 12,3%, seguita da Puglia e Sardegna (entrambe +10,4%). Le regioni meno performanti si trovano, invece, al Centro-Nord, con la Valle d’Aosta che si rivela la regione che si muove a passo più lento (+3,5%), seguita dalla Toscana (+5,6%) e dalle Marche (+6,8%).
Anche la graduatoria provinciale vede la presenza di ben sei province meridionali tra le prime dieci per variazioni di reddito registrate nel 2022 rispetto al pre-Covid. Dopo Caserta (+14,2%), La Spezia (+13,8%) e Potenza (+13,1%), che conquistano il “medagliere”, si collocano Lecce e Trieste (+12,5%), Sud Sardegna (+11,9%), Latina (+11,8%), Enna (+11,4%), Grosseto (+11,3%) e Oristano (+11,2%). Nelle ultime posizioni per tassi di crescita, particolarmente critico è il dato di Prato, che mostra un incremento di appena 0,3% nei quattro anni analizzati, ma andamenti contenuti si registrano anche a Firenze (+1,4%), Fermo (+2,8%), Novara (+3,1%), Sondrio e Aosta (entrambe +3,5%).
La riduzione della forbice tra Sud e resto del Paese, messa in luce dai tassi di crescita del reddito disponibile delle famiglie a prezzi correnti, è anche il frutto di un peggioramento delle condizioni reddituali delle province del Centro-Nord. Infatti, se nel 2019 erano 23 le province centro-settentrionali al di sotto della media nazionale per reddito pro-capite (10 nel Nord-Ovest, 2 nel Nord-Est e 11 nel Centro Italia), nel 2022 sono salite a 28.
Tuttavia, nella graduatoria del 2022, è il Nord stabilmente in vetta per reddito disponibile per abitante, con 32.855 euro registrati a Milano. Mentre bisogna arrivare all’undicesima posizione per trovare una provincia del Centro (Firenze con 24.582 euro, tallonata da Roma, con 24.581 euro) e scendere al 38° posto per “imbattersi” in una provincia del Mezzogiorno (Cagliari, con 21.830 euro).
Guardando alle ultime in classifica, invece, nel Sud è Enna a registrare il reddito pro-capite più basso, con 13.701 euro. Mentre nel Centro la posizione peggiore è conseguita da Frosinone, al 99° posto con 14.593 euro, e nell’Italia settentrionale da Rovigo (70° posto, 18.350 euro).
A conti fatti, dunque, a Milano (prima in classifica) il reddito pro-capite è 2,4 volte quello di Enna (fanalino di coda). Ma nonostante le significative differenze esistenti tra i due poli della graduatoria, la distribuzione del reddito delle famiglie si rivela più “democratica” di quella del valore aggiunto prodotto pro-capite, dove la provincia al top della classifica (ancora Milano) supera di ben 3,5 volte il valore dell’ultima (questa volta Agrigento).
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(1) Per il precedente, si veda: “Il reddito delle famiglie italiane a livello provinciale nel 2021 nell’indagine di Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne”, in Panorama Assicurativo n. 232, febbraio 2023 (Sezione “NEWS”).
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/84229/articolo/84715