Focus
IL PORTAFOGLIO DI TITOLI DI STATO DEGLI ASSICURATORI STATUNITENSI E LA STRUTTURA DELLA CURVA DEI TASSI DI INTERESSE
By force of habitat? A first look at insurers’ Government bond portfolios
Jane Chen, Zhenzhen Sun, Tong Yao, Tong Yu
SSRN – Social Science Research Network
www.ssrn.com
L’ipotesi dell’ “habitat preferito” (“preferred habitat hypothesis”) attribuisce la forma della curva dei tassi di interesse all’esistenza, su certe scadenze, di una domanda inelastica di bond da parte degli investitori; tale ipotesi è considerata lo schema teorico sottostante la recente politica monetaria seguita dalla Federal Reserve.
Gli autori sottopongono a verifica questa ipotesi utilizzando dati a livello di portafogli detenuti da un’importante tipologia di investitori in titoli governativi: le imprese di assicurazione.
Ricorrono dapprima a un modello dinamico di portafoglio per cercare di capire l’effetto dell’ “habitat preferito” dal punto di vista degli investitori istituzionali. Il modello incorpora due fonti di “habitat”: quella derivante dall’orizzonte temporale di investimento e quella attribuibile alla struttura del passivo dell’investitore (nel nostro caso, l’impresa di assicurazione).
Sul piano empirico, dall’analisi dei portafogli di oltre 3.000 imprese di assicurazione (nel periodo 1998-2009), gli autori rilevano che la “duration” delle attività degli assicuratori è legata alle caratteristiche delle passività, inclusi il rapporto fra “claim-related labilities” e il totale degli investimenti e la “duration” di tali “liabilities”. Le caratteristiche delle passività incidono anche sugli aggiustamenti del portafoglio in risposta a mutamenti della struttura della curva dei tassi di interesse.
L’evidenza relativa agli effetti dell’orizzonte di investimento, invece, non è univoca; in realtà, l’orizzonte di investimento delle imprese assicuratrici risulterebbe relativamente breve.
Queste risultanze rivelano che l’ipotesi dell’ “habitat preferito” sembra reggere nel caso degli investimenti degli assicuratori in titoli governativi e sottolineano l’importanza della struttura delle passività degli investitori istituzionali nel determinare il grado di rigidità della domanda di titoli a reddito fisso.