Focus
SISTEMA PREVIDENZIALE E DIVERSIFICAZIONE DEL RISCHIO: I BENEFICI DEL MODELLO “A TRE PILASTRI”
Economy wide risk diversification in a three-pillar pension system - DNB Working Paper n. 286, Marzo 2011
Cai Cai Du, Joan Muysken and Olaf Sleijpen
DNB – De Nederlandsche Bank
http://www.dnb.nl
Nel paper pubblicato dalla Banca Centrale olandese si effettua un’analisi sull’efficacia di un sistema previdenziale (quello olandese, appunto) inserito in un contesto di “open economy” e sottoposto a shock esogeni di natura economica (rischio di di longevità, di inflazione e di “stock market crash”).
Il sistema previdenziale considerato è “a tre pilastri”, ossia caratterizzato dalla presenza di:
- una componente “universale” e pubblica, basata sul sistema a ripartizione “pay-as-you-go” (primo pilastro);
- una componente costituita dai fondi pensione della previdenza privata (secondo pilastro);
- un ulteriore elemento, costituito dal risparmio previdenziale individuale (terzo pilastro).
La recente crisi economica internazionale ha colpito in misura maggiore il secondo e il terzo pilastro, accendendo il dibattito sull’effettiva sostenibilità del sistema a tre pilastri in periodi di congiuntura economica avversa.
I risultati della simulazione sul mercato olandese dimostrano chiaramente che l’esistenza di un sistema “a tre pilastri” (e, in particolare, la coesistenza di un sistema PAYG e del risparmio pensionistico privato) contribuisce alla diversificazione dei rischi in caso di shock del sistema, agendo positivamente sia sui benefits pensionistici sia sui consumi.
Il primo pilastro, in particolare, costituisce una “forza stabilizzatrice” in caso di shock inflazionistici o in riferimento alle conseguenze di “stock market crash”; lo stesso effetto stabilizzatore viene fornito dal secondo e dal terzo pilastro nel caso in cui l’economia sia esposta al rischio di longevità.
Il sistema previdenziale “a tre pilastri”, concludono gli autori, è quindi da considerarsi preferibile rispetto ad altre soluzioni, in quanto la sua logica di “diversificazione in chiave previdenziale” rappresenta la migliore risposta alle conseguenze di eventuali shock economici esogeni.