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KPMG: SURVEY SULLA FRODE IN ASSICURAZIONE IN ITALIA
Frodi nel settore assicurativo. Come contrastare il fenomeno: modelli, processi e strumenti
KPMG
La società di consulenza KPMG ha pubblicato un Report sul fenomeno delle frodi assicurative in Italia.
Il Report si basa su un’indagine che ha coinvolto, tra gennaio e marzo 2011, 26 gruppi assicurativi che rappresentano circa il 70% della raccolta premi danni.
L’indagine fotografa l’incidenza del fenomeno, mette in evidenza le iniziative di contrasto adottate dalle imprese e i risultati conseguiti, verifica le aspettative del settore rispetto alle azioni che il Governo si accinge a intraprendere.
La survey rivela come il ramo R.C. auto, per le sue peculiarità (obbligo a contrarre ed entità contenuta dei risarcimenti richiesti in caso di sinistro), sia quello maggiormente esposto al rischio frodi. Per le Compagnie interpellate, l’incidenza del fenomeno è compresa tra lo 0 e il 3%, come rilevato dall’ISVAP. Tuttavia il fenomeno è molto probabilmente sottostimato, a causa delle difficoltà di individuare e accertare i sinistri connessi a eventi fraudolenti.
Infatti, gran parte delle imprese ritiene che le frodi “sommerse” siano oltre il 5% del totale dei sinistri denunciati e, per alcune, anche superiore al 10%; ma c’è anche una percentuale non trascurabile (il 19%, imprese assicuratrici prevalentemente di piccole e medie dimensioni) che non è in grado di stimare l’incidenza del “sommerso”.
Il fenomeno è difficile da arginare, dal momento che sembra si sia instaurato una sorta di circolo vizioso: la sempre maggiore incidenza delle frodi è causa dell’aumento dei costi di liquidazione per le imprese, che in parte si scarica sull’aumento dei premi pagati dagli assicurati, il quale, a sua volta, incentiva le truffe, soprattutto in periodi di instabilità economica.
Nell’85% dei casi le compagnie si sono già dotate di strutture interne per contrastare le truffe, anche se questo tipo di interventi non può essere pienamente efficace in assenza di una banca dati centralizzata e di un’ Agenzia Antifrode gestita a livello pubblico.