News
BIOGAS E “METANIZZAZIONE”: RISCHIO E PREVENZIONE PER UN “MERCATO VERDE”. ANALISI DELLA REALTA’ FRANCESE
La méthanisation: quels risques pour ce marchè vert?
Catherine Farez, Xavier Marchand, Vanessa Vanhoutte
L’Argus de l’Assurance , n. 7217, 13 maggio 2011
http://www.argusdelassurance.com/
Nell’ambito del contributo fornito dalle energie rinnovabili al contenimento dell’attuale, generalizzata “fame d’energia”, la produzione di biogas costituisce un’importante opportunità.
Il suo sviluppo – e in particolare quello della parziale “metanizzazione” della filiera agricola - ha fatto sì che emergesse la necessità, per gli assicuratori, di offrire prodotti in grado di salvaguardare gli investimenti di coloro che in questo settore si sono specializzati. In questo senso, un aspetto fondamentale del problema riguarda la prevenzione, posta in essere fin dalla creazione del singolo impianto e poi sviluppata nella fase di sfruttamento dell’impianto stesso.
Prodotto dalla degradazione (per fermentazione) di materiale organico di natura animale o vegetale, il biogas viene prodotto in maniera spontanea in appositi impianti (e acquisito per captazione) oppure attraverso un procedimento controllato, la “metanizzazione”, il cui prodotto finale è costituito per il 50%-75% da metano.
Nel 2008 erano operativi in Francia 481 centri di produzione di biogas (180 dei quali specializzati nella “metanizzazione”). Il settore agricolo viene sempre più riconosciuto quale preziosa opportunità per realizzare, nel concreto, un consistente sviluppo della produzione di biogas su suolo nazionale. Sotto il profilo assicurativo, tuttavia, si delinea in modo pressante la necessità di fronteggiare i rischi connessi a tale attività, sin dal momento in cui il nuovo impianto viene progettato e realizzato. Ad esempio:
- infiammabilità e tossicità (presenza di solfuro di idrogeno);
- rischio di esplosione;
- rischio di inquinamento del sito circostante in caso di sversamento accidentale;
- rischio finanziario per l’investitore (non solo dovuto ai rischi, ma anche a eventuali ritardi che impediscano lo sfruttamento dell’impianto entro i tempi prescritti).
La “risposta” dell’industria assicurativa francese si è concretizzata su una copertura danni “ad hoc”, concentrata su tre aspetti principali:
- garanzie specifiche in riferimento al montaggio dell’impianto, alla fase di verifica (particolarmente delicata soprattutto per gli impianti dediti alla “metanizzazione”) e a quella di concreto funzionamento (ad esempio: guasto macchine, manutenzione, inondazione, esplosione, danni causati da terzi, perdita di operatività);
- garanzie particolari in riferimento alla r.c. ambientale (rischio inquinamento e responsabilità dei vertici aziendali);
- nell’ambito della prevenzione, misure di mitigazione del rischio sotto forma di: sicurezza del sito, efficienza degli impianti, ottimizzazione della qualità del biogas e delle condizioni di sfruttamento (per ridurre al minimo i rischi di corrosione).