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Il mercato assicurativo diventa pluralista
Con una storica decisione le autorità finanziarie dell’Arabia Saudita hanno autorizzato 13 grandi compagnie straniere ad operare nel territorio del regno. La decisione ha portata epocale in quanto ad oggi il mercato assicurativo è costituito dalla sola compagnia di stato, la National Company for Cooperative Insurance (NCCI), e da rappresentanze di compagnie straniere che operano in modo non regolamentato.
Le nuove compagnie sono joint ventures fra capitale saudita e capitale straniero, di cui quest’ultimo non può superare il 49%.
I partener stranieri provengono da Regno Unito, Germania, Svizzera, Giappone, India, Olanda, Stati Uniti, Bahrain, Giordania, Libano e Francia.
Secondo le autorità locali l’avvento delle nuove compagnie è segnale evidente della capacità saudita di attirare capitale straniero per favorire il potenziamento di un settore, quello assicurativo, su cui il governo punta molto.
Le 13 autorizzazioni avvengono infatti a poca distanza dal 1° giugno 2005, data dalla quale inizierà il processo di progressiva applicazione dell’obbligo per le imprese saudite che impiegano lavoratori stranieri di fornire loro coperture sanitarie.
L’introduzione dell’obbligo dell’assicurazione sanitaria per i lavoratori stranieri è uno degli elementi più innovativi della legge sull’assicurazione varata nel 2003 e che ha regolamentato per la prima volta l’attività assicurativa nel regno.
La legge si inquadra nei requisiti preliminari per l’adesione del paese alla World Trade Organization.
In forza di questa legge le nuove compagnie dovranno costituirsi nella forma di mutua assicurativa islamica, in cui gli assicurati hanno anche lo status di soci.
Per ulteriori informazioni segnaliamo gli articoli “13 insurance firms win SAGIA license” di P.K. Abdul Ghafur, edito il 9 marzo 2004 in Arab News, www.arabnews.com, e “Green light for insurance firms. Saudi licenses 13 foreign partneship companies” edito il 10 marzo 2005 in The Bahrain Tribune, www.bahraintribune.com.