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ECONOMIC SURVEY DELL’OCSE SULL’ITALIA: NECESSARIE RIFORME E INVESTIMENTI. SOLIDO IL SETTORE ASSICURATIVO
“Italy should boost investment, strengthen ongoing civil justice and competition reforms, and tackle public debt” (OECD, Economic Survey of Italy - January 2024) WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Report "Italy Economic Snapshot" (download page)
OECD – ORGANISATION FOR ECONOMIC CO-OPERATION AND DEVELOPMENT
https://www.oecd.org/
OECD – Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Report
OECD – Italy Economic Snapshot (download page)
L’OCSE ha recentemente presentato il Report sulla situazione attuale e prospettica dell’economia italiana.
A fronte di un rallentamento della crescita, si rivela necessaria maggiore ambizione nella spending review del bilancio pubblico, che attualmente prevede solo una riduzione annua delle spese pari allo 0,2% del PIL.
L’OCSE stima una crescita economica dello 0,7% nel 2024 e dell'1,2% nel 2025, dopo lo 0,7% nel 2023. L'inflazione diminuirà gradualmente dal 5,9% nel 2023 al 2,6% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. Si prevede che gli investimenti pubblici continueranno a sostenere l’economia nei prossimi anni.
Una delle raccomandazioni del Report è relativa al sistema pensionistico obbligatorio.
Con un debito pubblico pari al 140% del PIL, il terzo più elevato tra i Paesi OCSE, si rivela indispensabile intervenire su una delle principali voci della spesa, quella previdenziale. Tra il 2023 e il 2040 si prevede che la spesa pensionistica salga del 4,5% sul PIL. Le riforme dovrebbero riguardare, in particolare, le indicizzazioni delle pensioni più elevate, alle quali non corrispondono contributi adeguati, e la riduzione delle uscite pensionistiche anticipate.
Tra gli altri interventi per favorire la crescita della produttività, sono necessarie riforme che spostino la tassazione dal lavoro alla proprietà e al consumo. Interventi andranno fatti, infine, per favorire la transizione climatica, l’aumento delle energie rinnovabili, l’estensione del trasporto ferroviario e il miglioramento degli altri sistemi di trasporto.
Un paragrafo dell’Economic Survey è dedicato al settore assicurativo.
Secondo l’Organizzazione internazionale, il settore assicurativo italiano è ben capitalizzato, ma presenta una forte esposizione verso i titoli di Stato e, nel settore delle assicurazioni vita, sta fronteggiando una crescita dei rimborsi anticipati dei contratti.
Alla fine del 2022 il coefficiente di solvibilità era pari a circa il 250%, vicino alla media europea. In linea generale, il rischio derivante dall'esposizione ai titoli di Stato è gestibile, dato il basso duration mismatching tra attività e passività, ma può essere più rilevante nel settore vita.
Alcuni prodotti vita consentono il rimborso anticipato, garantendo al tempo stesso il capitale investito. Le imprese di assicurazione, a loro volta, investono prevalentemente in titoli di Stato con scadenze diversificate.
Considerato l'aumento dei tassi di interesse a breve termine nell'ultimo anno, l'attrattiva dei contratti di assicurazione vita in essere è diminuita rispetto ad altri prodotti finanziari con rischio comparabile, come i conti di risparmio o i certificati di deposito e, di conseguenza - negli ultimi mesi - il tasso di riscatto dei contratti vita è aumentato in misura significativa, determinando deflussi finanziari netti.
Nel breve termine, secondo il Report, sarà quindi fondamentale per le imprese vita adottare misure di salvaguardia del capitale.