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ITINERARI PREVIDENZIALI PRESENTA L’UNDICESIMO RAPPORTO SUL SISTEMA PREVIDENZIALE ITALIANO
“Undicesimo Rapporto - 'Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell'assistenza per l'anno 2022' ” “Il Bilancio del Sistema Previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2022” (Rapporto n.11 anno 2024)
ITINERARI PREVIDENZIALI
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ITINERARI – Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Report
È stato recentemente presentato, con una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, l’XI Rapporto sul Bilancio del sistema previdenziale italiano, a cura di Itinerari Previdenziali(1).
Secondo il Rapporto, grazie a un’occupazione in ripresa (seppur distante dai livelli europei) continua a migliorare il rapporto attivi/pensionati, fondamentale indicatore di tenuta della previdenza italiana: nel 2022 il valore si è attestato a quota 1,4443.
La “soglia della semi-sicurezza” dell’1,5 è ancora lontana ma, nel complesso, il sistema regge e continuerà a farlo, a patto di saper compiere - in un Paese che invecchia - scelte oculate in materia di politiche attive per il lavoro, anticipi ed età di pensionamento.
Il sistema previdenziale italiano è in equilibrio, anche se la stabilità nei prossimi anni dipenderà, da una parte, dalla capacità di porre un limite alle troppe eccezioni alla riforma Monti-Fornero e all’eccessiva commistione tra previdenza e assistenza che si è registrata negli ultimi anni; dall’altra, dalla capacità di affrontare la transizione demografica in atto e, in particolare, l’invecchiamento della forza lavoro.
Al 2022 risultano in pagamento 22.772.004 pensioni, +0,06% rispetto al 2021. Nel dettaglio, si tratta di 17.710.006 prestazioni IVS, cioè di anzianità e vecchiaia, cui vanno aggiunte 4.420.837 pensioni assistenziali INPS e 641.161 prestazioni indennitarie dell’INAIL. Rispetto al precedente Rapporto, calano le prestazioni IVS così come quelle indennitarie, ma crescono quelle di natura assistenziale (+0,95%), cui va quindi principalmente imputato l’aumento complessivo dei trattamenti erogati.
L’età effettiva di uscita dal lavoro in Italia è di circa 63 anni, nonostante un’aspettativa di vita tra le più elevate a livello mondiale.
Per il rapporto attivi/pensionati, le previsioni per gli anni a venire sono quelle di un ulteriore lento ma progressivo miglioramento, anche se sarà necessario investire in politiche attive per il lavoro.
A tal proposito, l’Italia continua a essere, sul piano dell’occupazione, tra i fanalini di coda in Europa. Secondo i dati Eurostat, riferiti al terzo trimestre 2023, il Bel Paese è infatti all’ultimo posto per occupazione globale, distante quasi 10 punti percentuali dalla media europea (61,4%, contro 70,4%); per occupazione femminile (52,5%, contro il 65,7% della media europea); per occupazione giovanile (15-24 anni), dove è quartultima tra i 27 Paesi UE (20,1%, contro una media del 35,2%).
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(1) Per il precedente, si veda: “Pubblicato il decimo Rapporto “Il Bilancio del sistema Previdenziale Italiano” di Itinerari Previdenziali”, in Panorama Assicurativo n. 232, febbraio n. 2023 (Sezione “NEWS”).
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/84229/articolo/84788