Focus
CONTRIBUZIONE E PROFITTI: RIPENSANDO AI VECCHI TEMPI
A. H. Munnell - M. Soto
Center for Retirement Research at Boston College
www.bc.edu/crr
Il presente paper analizza la relazione fra piani pensionistici a prestazione definita e redditività aziendale proponendo la prospettiva in un contesto economico non favorevole. Fra il 1982 e il 2000 infatti la convivenza fra i due fattori non ha generato alcun problema proprio in virtù del contesto di crescita economica.
Gli autori sostengono che nel periodo 1982-2000 la contribuzione delle imprese ha potuto essere molto contenuta grazie alla contesto economico esistente (fra 6.6% e 9,9% delle retribuzioni). In assenza di un quadro economico del genere, gli autori sostengono che la contribuzione delle imprese nello stesso periodo avrebbe dovuto essere aumentata del 50%. La possibilità di contenere la contribuzione ha permesso di ottenere risultati aziendali migliori nell’ordine del 5%, da cui sono derivati notevoli guadagni di capitale e ulteriori riduzioni di contribuzione.
Il contesto attuale caratterizzato da andamenti finanziari sfavorevoli e dall’invecchiamento della forza lavoro è però opposto.
L’analisi condotta dagli autori prospetta quindi la necessità di riportare la contribuzione aziendale ai piani pensionistici ai livelli precedenti il 1982, cioè al 10% delle retribuzioni. Questo significa che dovrebbe raddoppiare dai livelli attuali, rischiando però in questo modo di generare un effetto frenante sulla ripresa economica.