UE
RAPPORTO ANNUALE CEA: NO ALL’ “OVER-REGULATION” E ALL’ “APPIATTIMENTO” NORMATIVO PER L'ASSICURAZIONE
CEA Annual Report 2009-2010
CEA - Insurers of Europe
http://www.cea.eu/
Il CEA ha recentemente pubblicato il proprio rapporto annuale (2009-2010).
In apertura, si pone in evidenza il perdurare di una situazione di generalizzata incertezza nelle economie europee, che non rende agevole il percorso di ripresa.
In un ambito congiunturale ancora difficile, sottolinea il CEA, un mercato assicurativo forte, stabile e competitivo diventa più che mai una necessità; l’impegno della Federazione, pertanto, si è concentrato sulle azioni utili a favorire un sano “business environment” per le imprese assicuratrici europee. In questo senso una possibile “minaccia” potrebbe provenire, secondo il CEA, dalla tendenza alla “over-regulation” quale reazione agli effetti della recente crisi.
Inoltre, il generale “appiattimento” provocato da una regolamentazione “one-size-fits all” (che non distingue tra le diverse caratteristiche ed istanze del settore assicurativo, bancario e finanziario) non produrrebbe benefici, così come deleteria – soprattutto per i consumatori e per il livello di competitività degli operatori sul mercato – risulterebbe l’applicazione alle imprese assicuratici di eccessivi requisiti patrimoniali.
Il CEA considera necessaria l’azione di un’efficace e indipendente Autorità di vigilanza europea sul settore delle assicurazioni, così come si dichiara a favore di una vigilanza efficiente sui gruppi assicurativi (come indicato dalle norme di “Solvency II”, la cui entrata in vigore è prevista a fine 2012).
I dati relativi all’industria assicurativa europea indicano che il settore ha superato le conseguenze della crisi: il totale premi raccolti (vita e danni) è aumentato del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (a 1.054 miliardi di euro).
La crescita è trainata dal comparto vita, al quale è riconducibile più del 60% del totale premi. La raccolta vita 2009 ha totalizzato 647 miliardi (+5% rispetto al 2008); i maggiori mercati risultano essere quello britannico, francese, tedesco e italiano (insieme raccolgono circa il 75% del totale premi vita).
Dopo la crescita del 3% che ha caratterizzato i rami danni nel 2008, la raccolta premi nel 2009 risulta in lieve calo a 406 miliardi di euro (erano 417 nel 2008). Le ragioni della flessione sono ancora essenzialmente riconducibili agli effetti della recente crisi: famiglie e imprese riducono o rinunciano alle coperture per contenere le spese.
Con una percentuale superiore al 30% del totale premi, l’assicurazione auto è il ramo assicurativo danni di maggior rilevanza e quello caratterizzato dalla più elevata pressione concorrenziale. Il business del ramo è trainato soprattutto da Italia, Francia, Germania e Regno Unito, alle quali è riconducibile il 60% dei premi. La raccolta ha totalizzato 124 miliardi di euro nel 2009, contro i 127 del 2008; la flessione - soprattutto in Italia, Germania e Francia – è dovuta al declino delle vendite di automobili e alla diminuzione nelle acquisizioni di nuovi contratti.
Sono molti gli ambiti nei quali si è concentrata l’attività del CEA nel corso del 2009. Tra essi:
- FONDI PENSIONE: ai fine di assicurare elevati standard di trasparenza e di tutela per i consumatori, il CEA sottolinea la necessità di mantenere una condizione di equivalenza a livello regolamentare, applicando anche agli IORP le regole di Solvency II;
- CONSUMATORI: in ambito europeo, la diversità dei prodotti assicurativi offerti, dei canali distributivi, del contesto socio-politico dei vari paesi rende necessario – secondo il CEA – proseguire nell’impegno di creare per i consumatori, già colpiti dagli effetti della crisi, un reale “level playing field” quale strumento di maggior tutela. Maggiore armonizzazione si rende necessaria anche in riferimento all’informativa e alla trasparenza;
- RISCHIO CLIMATICO: nel settembre 2009 il CEA ha ricordato, in occasione del G7, l’urgenza di mettere a punto soluzioni idonee ed efficaci per fronteggiare il rischio climatico. Nel suo rapporto “Tackling insurance change – the vital contribution of insurers” (http://www.cea.eu/uploads/DocumentsLibrary/
documents/1259775921_tackling-climate-change.pdf) il CEA sottolinea l’importante ruolo che il settore assicurativo può svolgere nella mitigazione di tale rischio e nel favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili;
- CLASS ACTION: pur sostenendo i diritti delle vittime di violazioni in materia di concorrenza, il CEA rimane per il momento critico nei confronti dell’introduzione di un meccanismo di “class-action” a livello europeo, in quanto potrebbe rivelarsi – allo stato attuale – non completamente in grado di tutelare l’interesse dei consumatori.