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COME L’EUROPA PUO’ COGLIERE IL MEGLIO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UN PAPER CER
“How Europe can make the most of AI” REPORT (Settembre 2023)
Zach MEYERS, John SPRINGFORD
CER – CENTRE FOR EUROPEAN REFORM
https://www.cer.eu/
Secondo un Report recentemente pubblicato da CER (Centre for European Reform) e dedicato al tema - molto attuale e assai discusso - dell’intelligenza artificiale, l'IA può aumentare sostanzialmente la crescita della produttività, ma il suo effettivo impatto economico futuro è difficile da prevedere. Nella fase attuale, la politica europea dovrebbe concentrarsi su come convincere le imprese ad adottare tale tecnologia. È attraverso la diffusione che si potranno realizzare incrementi di produttività, se l’intelligenza artificiale sarà così rivoluzionaria come molti sostengono.
L’IA può offrire all’Europa la possibilità di rilanciare la crescita, soprattutto nel settore dei servizi. I livelli di produttività delle imprese di servizi europee sono inferiori a quelli degli Stati Uniti e le aziende europee adottano le nuove tecnologie circa 10-15 anni dopo rispetto a quelle americane.
Spesso occorrono molti anni affinché le innovazioni maturino e vengano utilizzate per aumentare la produttività. Ci sono alcuni motivi per sperare che l’intelligenza artificiale venga adottata più rapidamente. L’intelligenza artificiale richiede chip di fascia alta, servizi di cloudcomputing, data center ed energia sufficiente per funzionare, ma le aziende che desiderano utilizzare l’intelligenza artificiale in genere non hanno bisogno di investire in nuove infrastrutture. Ciononostante, i Governi europei e l’UE dovrebbero fare di più per promuoverne l’adozione da parte delle imprese.
Secondo il Report, in primo luogo, l’UE dovrebbe garantire che vi sia una forte concorrenza tra le aziende che forniscono modelli “fondamentali” di intelligenza artificiale – i modelli di base utilizzati per analizzare linguaggio, immagini e dati. Mercati competitivi impediranno che una parte eccessiva del surplus derivante dall’intelligenza artificiale venga trattenuta da pochi giganti della tecnologia. Al momento, la concorrenza è intensa e ci sono buone ragioni per pensare che possa rivelarsi più sostenibile che in altri mercati digitali. Tuttavia, le Autorità garanti della concorrenza hanno bisogno delle capacità, delle competenze e degli strumenti per intervenire rapidamente, se necessario.
In secondo luogo, l’UE dovrebbe sostenere la ricerca e lo sviluppo dell’IA, garantire la disponibilità di un numero sufficiente di lavoratori qualificati nel settore e rimuovere gli ostacoli normativi all’adozione dell’IA.
In terzo luogo, l’UE e i suoi Stati membri dovrebbero condurre revisioni generali su come la regolamentazione esistente si applica all’IA, informare le imprese sulle loro responsabilità ai sensi della legislazione esistente e garantire che i regolatori siano “pronti per l’IA”. Ciò contribuirebbe a dimostrare che le leggi esistenti – come la legge sui servizi digitali dell’UE – affrontano già molti dei rischi che l’intelligenza artificiale può comportare, come l’uso di piattaforme online per diffondere disinformazione.
Tuttavia, il Report sottolinea che l’intelligenza artificiale potrebbe introdurre nuovi rischi e ciò potrebbe dissuadere le aziende dall’adottare la tecnologia. Gli impegni degli operatori ad agire in modo responsabile e gli sforzi internazionali per stabilire regole adeguate per l’intelligenza artificiale contribuiranno, in qualche modo, a creare maggiore fiducia nella tecnologia. Ma tali misure si basano principalmente sulla fiducia, quindi avvantaggiano le aziende consolidate, con una buona reputazione. La regolamentazione ha un ruolo importante nel rendere applicabili le norme concordate a livello globale.
La recente proposta della Commissione europea per una legge sull’intelligenza artificiale fornisce una base ragionevole per aumentare la fiducia nella tecnologia. Ma i legislatori dell’UE, nel finalizzare il testo, dovrebbero considerare le modalità per rendere il più semplice possibile per le imprese gli usi a basso rischio dell’IA.
Lo scopo dell’UE - indica il documento CER - dovrebbe essere quello di accelerare l’adozione dell’IA, piuttosto che ostacolarla. Solo dopo che l’intelligenza artificiale sarà adottata su più ampia scala si potrà vedere se aumenterà la crescita della produttività, quali saranno gli impatti sui mercati del lavoro e se essa porrà rischi che richiedono maggiore regolamentazione.