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SWISS RE: IL “MORTALITY PROTECTION GAP” IN AMERICA LATINA
The mortality protection gap in Latin America 24 settembre 2013
Oliver Futterknecht, Ginger Turner
Swiss Re
http://www.swissre.com/
Il “mortality protection gap” - ossia la differenza fra il reddito necessario a mantenere lo standard di vita della famiglia - da un lato, e il livello di reddito di cui si dispone in caso di morte prematura del capofamiglia (anche grazie agli strumenti assicurativi in essere), dall’altro, è oggetto di analisi in un report Swiss Re dedicato a otto paesi dell’America Latina (Brasile, Messico, Argentina, Cile, Colombia, Perù, Portorico e Venezuela).
La crescita economica degli ultimi decenni ha sviluppato - nei paesi considerati - occupazione, reddito e risparmio, come pure una maggiore diffusione delle coperture assicurative vita, ma non ha condotto a un sostanziale aumento di sicurezza economica per le famiglie. Secondo lo studio, infatti, a fine 2012 il mortality protection gap ammonterebbe a circa 7.200 miliardi di dollari (contro 3.100 miliardi di dollari stimati nel 2003). Il gap pro-capite sarebbe superiore a 60.000 dollari.
Gli autori dello studio evidenziano come la differente ampiezza del gap dipenda da fattori quali la dimensione della popolazione, il livello dell’inflazione e dei salari, l’ampiezza delle prestazioni ai superstiti garantite dai fondi pensione privati.
La situazione delineata nel report è problematica per tutti i paesi osservati, ma i gap maggiori sono riscontrabili in Brasile, Argentina e Messico. Il gap meno pronunciato è rilevato in Portorico.
La misurazione in termini relativi del gap, ossia come rapporto fra protezione in essere e protezione necessaria, pone nella situazione più critica il Venezuela (con una copertura di solo il 10% rispetto al necessario), mentre il Cile presenta la situazione migliore, con una quota di copertura pari al 53%.
L’intento degli autori è di porre in evidenza i differenti protection gap esistenti in contesti economici e sociali molto dissimili tra loro, al fine di trarre indicazioni utili per sviluppare prodotti assicurativi “mirati” a seconda delle caratteristiche dei vari mercati. Agli operatori dell’industria delle assicurazioni lo studio suggerisce, inoltre, di concentrare impegno e risorse per ottenere una più approfondita conoscenza dei bisogni assicurativi della popolazione latinoamericana, della sua percezione del rischio e del suo “comportamento assicurativo”.