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IL RUOLO DEL CAPITALE E DEL DEBITO NELLE CRISI BANCARIE. NOTA DEGLI ASSICURATORI BRITANNICI
Bank Debt - Contingent Capital and Bail-In
ABI – Association of British Insurers
Il tema delle modalità di risoluzione dei casi di crisi degli istituti bancari è diventato, alla luce dei recenti sviluppi dei mercati, un tema di grande attualità.
Per banche e regulators – infatti – sono emerse nuove esigenze in materia di struttura del capitale, alla luce – ad esempio – di Basilea III, della crisi finanziaria e delle crisi di debito sovrano. In particolare, si discute se la capacità del capitale bancario di assorbire effettivamente le perdite debba essere garantita anche tramite l’imposizione di perdite agli obbligazionisti o la conversione dei bond in capitale.
L’ Associazione degli assicuratori britannici (ABI) ha recentemente pubblicato una nota sul tema in questione, affrontandolo dal punto di vista dei grandi investitori istituzionali quali sono le imprese di assicurazione.
ABI difende il principio secondo cui il capitale di vigilanza delle banche deve possedere caratteristiche tali da consentire l’assorbimento delle perdite in situazioni di crisi.
Tuttavia, nel mettere mano alle regole che disciplinano il capitale delle banche, occorre tenere presente alcuni principi basilari, che rispondono alle esigenze di minimizzazione dei rischi e di garanzia dei diritti degli investitori.
Anzitutto, il rispetto dei contratti già in essere (dunque, la non retroattività delle nuove norme). In secondo luogo, il mantenimento di una gerarchia nella struttura patrimoniale delle banche. Infine, garantire che i futuri titoli di debito emessi dalle banche siano coerenti con le richieste degli investitori.
In tal senso, ABI suggerisce che:
- in assenza di default, gli strumenti di debito già emessi dovrebbero poter giungere a scadenza senza modifica delle rispettive clausole contrattuali. Un regime di partecipazione alle perdite della banca si dovrebbe applicare solo agli strumenti di nuova emissione;
- un meccanismo di “bail-in” dovrebbe essere applicato solo in caso di insolvenza della banca. I “triggers” e le loro conseguenze dovrebbero essere generalmente trasparenti, con minima discrezionalità dei supervisors;
- se il debito “senior” non garantito è incluso nel regime di “bail-in”, ci possono essere conseguenze negative nel mercato secondario del debito. ABI riconosce l’importanza, per la stabilità del debito sovrano, di rescindere il legame tra debito bancario e debito sovrano.