Normativa
USA: APPROVATA DAL SENATO LA “PROPOSTA DODD” PER LA RIFORMA DELLA REGOLAMENTAZIONE FINANZIARIA
Bill passed in Senate broadly expands oversight of Wall St.
David M. Herszenhorn
New York Times, Business Day
http://www.nytimes.com
Il Senato americano ha approvato, il 20 maggio scorso, il progetto di riforma della regolamentazione in materia di servizi finanziari (la cosiddetta “Proposta Dodd”, a cui Panorama Assicurativo ha già dedicato un commento - apparso nella Sezione “News”, sul numero 79 della rivista). Compito dell’Amministrazione Obama sarà ora quello di “amalgamare” il testo appena approvato dal Senato con una precedente versione, approvata dalla Camera nel dicembre 2009.
Scopo della riforma è quello di prevenire il ripetersi di situazioni che hanno condotto alla crisi economico-finanziaria del 2008; in tal senso, sarà ridefinito ex-novo il ruolo di numerose “Federal Agencies” e saranno ampliati in misura consistente poteri e competenze della Federal Reserve.
In particolare, il testo approvato dal Senato cerca di assicurare che le imprese in crisi – a prescindere dalle loro dimensioni e complessità organizzativa – vengano poste in liquidazione senza gravare sui contribuenti americani; a tale scopo dà facoltà ai regulators di assumere il controllo di tali imprese per smembrarle e alienarne le attività.
Si tenta poi di porre un freno agli abusi nell’attività creditizia, attraverso l’istituzione di un apposito “Bureau” incaricato della tutela del consumatore e tramite l’applicazione di controlli specifici (affidati alla Federal Reserve) sulla quasi totalità dei prodotti finanziari. Vengono infine potenziate e coordinate le attività di verifica/identificazione di potenziali rischi per il sistema finanziario, attraverso la creazione del “Financial Stability Oversight Council” (tra i cui membri figurano, ad esempio, il Segretario del Ministero del Tesoro, il Presidente della Federal Reserve e i vertici della Federal Housing Finance Agency).
Infine, il testo approvato dal Senato statunitense dedica un capitolo a parte ai derivati, ritenuti tra le principali cause della crisi del 2008: essi verranno sottoposti a severi controlli, il trading avverrà presso le Borse e le operazioni di compensazione effettuate attraverso terzi. Le nuove regole sui derivati indicate nel testo non hanno tuttavia raccolto il consenso unanime del Senato, mentre vengono apertamente osteggiate dal settore bancario: le grandi banche si vedrebbero costrette a trasferire alcune attività – particolarmente remunerative – a società controllate.