UE
STABILITA’ FINANZIARIA DI ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE: RAPPORTO SEMESTRALE DEL CEIOPS
Financial Stability Report 2009 - Second half-yearly report
CEIOPS – Committee of European Insurance and Occupational Pensions Supervisors
http://www.ceiops.eu
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Il CEIOPS ha pubblicato, il 10 dicembre scorso, il secondo rapporto semestrale 2009 sulla stabilità finanziaria di assicurazioni e fondi pensione europei.
Nel 2008, la performance finanziaria di molte imprese assicuratrici risulta inferiore a quella dell’anno precedente, soprattutto a causa di una raccolta premi statica o in diminuzione e di redditi da investimenti molto contenuti. Di fronte a un deterioramento della solvibilità, molte imprese sono ricorse al mercato per accrescere le proprie riserve patrimoniali.
Per la riassicurazione, il 2008 è il secondo in graduatoria tra gli “anni-record” in termini di costi assicurativi legati alle catastrofi naturali; per contro, la domanda di riassicurazione è in aumento per effetto della crisi economico-finanziaria e i rinnovi delle coperture per l’anno 2009 in Europa sono avvenuti, in alcuni comparti, nel segno dell’aumento dei prezzi.
Per il settore assicurativo rimangono alcuni rischi che richiedono un monitoraggio costante, quali i rischi derivanti da bassi tassi d’interesse e quelli legati a un ulteriore peggioramento dei mercati azionari. Un periodo di recessione economica prolungata risulterebbe, inoltre, particolarmente critico dal punto di vista della gestione tecnica.
Per quanto concerne i fondi pensione (IORPs), essi sono stati colpiti dalle turbolenze dei mercati nella loro qualità di investitori istituzionali. Benché i forti cali nelle quotazioni azionarie e l’aumento dei credit spread abbiano esercitato notevoli pressioni sui portafogli di investimento dei fondi pensione, il successivo recupero dei mercati finanziari nel 2009 ha consentito di mitigare le perdite.
Le caratteristiche “di lungo termine” delle passività, proprie dei fondi, hanno costituito una parziale protezione dai problemi di liquidità sperimentati invece da altri operatori finanziari.
Le reazioni da parte dei supervisors pensionistici si sono focalizzate sulla flessibilità e sulla differenziazione dei “meccanismi di sicurezza” disponibili.