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L'invecchiamento della popolazione rilancia i fondi pensione
L’invecchiamento della popolazione che caratterizza la Corea del Sud porterà con sé una maggiore finanziarizzazione del risparmio. Ciò implica la necessità di una maggiore regolamentazione del mercato dei capitali, di una più efficace tutela del risparmiatore, di “educare alla finanza” lavoratori dipendenti e pensionati, di assicurare etica e sicurezza ai risparmiatori attraverso un corretto esercizio della concorrenza all’interno del mercato.
Anche in molti altri paesi dell’Asia l’invecchiamento progredisce rapidamente e richiede la definizione di nuovi prodotti finanziari per compensare sia il declino della natalità, della forza lavoro disponibile e della produttività sia l’aumento della pressione fiscale e del rischio di conflitti intergenerazionali. Il finanziamento “individuale” del rischio longevità è quindi destinato a crescere, in conseguenza della crisi dei sistemi a ripartizione e della sempre crescente pressione dei costi della dipendenza sulla forza lavoro. In Corea, in particolare, gli effetti regressivi sopra citati, con l’aggiunta di una diminuzione della crescita economica, pesano in modo considerevole sul futuro del Paese.
In passato, durante la fase di crescita economica, il patrimonio disponibile era in buona parte investito in depositi a termine: ciò garantiva protezione del capitale e tassi di interesse elevati. In presenza di un’economia “matura”, invece, i tassi di crescita e di interesse si sono stabilizzati, provocando un ricorso agli investimenti finanziari per ottenere maggiori rendimenti: la Corea è quindi passata da una “società che risparmia” ad una “società che investe”.
Tenuto conto di quanto precede – e, in particolare, delle ripercussioni dell’invecchiamento della popolazione sull’economia -, il risparmio (soprattutto quello finalizzato al periodo della pensione) necessita di strumenti innovativi che garantiscano stabilità. I fondi pensione possono agire in tal senso.
Nel lungo periodo, infatti, i giovani inizieranno a risparmiare a fini pensionistici, mentre le generazioni più anziane avranno necessità di mercati molto liquidi per smobilizzare il loro capitale: ne risulterà una consistente diminuzione dell’investimento immobiliare nel portafoglio delle famiglie e una concentrazione dell’attenzione sui mercati finanziari. Da qui il bisogno di un’efficace regolamentazione dei mercati finanziari e dell’ “educazione alla finanza”.
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Aging society impacts on capital market” edito l'8 maggio 2008 in The Korea Herald, www.koreaherald.co.kr