Focus
CRO FORUM: METODOLOGIE PER MISURARE IL CARBON FOOTPRINT NEI PORTAFOGLI ASSICURATIVI
“Carbon footprinting methodology for underwriting portfolios” (April 2020)
CRO FORUM
www.thecroforum.org/
Il CRO Forum ha recentemente pubblicato un report sui criteri metodologici per la valutazione del carbon footprint nei portafogli di rischi assicurativi.
La pubblicazione fa seguito a numerose iniziative a livello internazionale nell’ambito della misurazione dell’ “intensità di carbonio” e della relativa disclosure: dalla creazione della Task Force sulle informazioni finanziarie relative ai rischi climatici (TCFD)(1) all’introduzione di disposizioni specifiche, come l'articolo 173 della legge francese sulla transizione energetica o il Supervisory Statement 03/19 della Bank of England/PRA(2), normative che hanno l’obiettivo comune di introdurre criteri di misurazione e di trasparenza relativi all'intensità di carbonio e ai profili finanziari del rischio climatico.
È attualmente in corso, nel settore dei servizi finanziari, un'evoluzione delle metriche dei rischi legati al clima, guidata sia dai requisiti del quadro TCFD sia dalle iniziative sempre più numerose dei regolatori. I requisiti, tuttavia, rimangono in gran parte di natura qualitativa.
In genere, le misure assolute di emissione di CO2 vengono utilizzate nei portafogli delle attività di investimento per meglio comprendere gli impatti ambientali di ciò che viene finanziato, mentre l'uso di misure di intensità delle emissioni aiuta a valutare dove si concentra il rischio nei portafogli assicurativi.
L’analisi del CRO Forum approfondisce, tra le diverse metriche disponibili, quelle che cercano di valutare l’intensità di emissione di CO2. Si tratta, ad esempio, delle metodologie Weighted Average Carbon Intensity (WACI). Le metodologie di misurazione del carbon footprinting nei portafogli assicurativi sono comunque solo un primo passo per identificare i settori chiave nei quali si concentra l’intensità delle emissioni.
Un problema specifico del settore assicurativo è quello del “double counting”: il doppio conteggio dell’intensità di carbonio, sia dal lato della sottoscrizione dei rischi sia dal lato degli investimenti. Al momento si tratta di un problema non risolto e per il quale non esiste una metodologia condivisa di calcolo, che permetta di definire a livello di impresa un indice di carbon footprint, evitando errori logici e di valutazione.
Il report non si propone di introdurre uno “standard” per il settore assicurativo anche se, dall’analisi, emerge il problema dell’insufficienza o mancanza di dati; carenza che introduce limiti di applicabilità delle metodologie nel caso della valutazione delle diverse linee assicurative.
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(1) Sul punto si veda: ““Final Report FSB in materia di reporting dei rischi “climate-related”, in Panorama Assicurativo n. 166, agosto 2017 (Sezione “NORMATIVA”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=38839&est=1
(2) Al riguardo: “Regno Unito: la vigilanza (PRA) sulla gestione dei rischi finanziari da climate change”, in Panorama Assicurativo n. 187, maggio 2019 (Sezione “NORMATIVA”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=40614&est=1