Focus
REGOLAMENTAZIONE DEI PREZZI ED EFFICIENZA DEI MERCATI ASSICURATIVI
S. Tennyson
Networks Financial Institute
www.networksfinancialinstitute.org
Regolamentare le tariffe non favorisce l'efficienza del mercato: un saggio sull'esperienza statunitense
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La regolamentazione dei prezzi delle polizze assicurative nasce per contemperare esigenze apparentemente contrastanti, quali garantire l’accesso universale alle coperture grazie a prezzi accessibili per tutti i potenziali compratori e mantenere la solvibilità delle compagnie.
Questo studio prende in considerazione le regolamentazioni vigenti negli Stati Uniti in tema di tariffazione di tutte le tipologie di prodotti assicurativi. La materia è disciplinata a livello di singolo Stato e non a livello federale: ne deriva un quadro profondamente variegato.
L’autrice dimostra, ricorrendo sia alla letteratura economica sia alle evidenze empiriche, che la regolamentazione dei prezzi genera effetti distorsivi della concorrenza e riduzioni del grado di efficienza del mercato. Nello specifico, i tentativi del regolatore di ridurre i prezzi assicurativi tramite la compressione dei margini di profitto delle imprese hanno sempre comportato effetti negativi in termini di riduzione dell’offerta e di distorsione della struttura del mercato. L’imposizione per legge di prezzi che sono inferiori rispetto alla valutazione del rischio assunto ha inoltre provocato la formazione di ampi mercati per i rischi aggravati (“residual markets”) e un aumento del costo medio dell’assicurazione per tutti.
A sostegno di questa tesi sono presentate evidenze relative ad alcuni Stati americani, che hanno beneficiato di una generale riduzione dei prezzi e una maggiore concorrenza fra operatori proprio a seguito della liberalizzazione tariffaria.
Fra le misure che l’autrice suggerisce per un processo di liberalizzazione graduale delle tariffe vi è il passaggio da un sistema in cui le variazioni tariffarie vanno preventivamente autorizzate dall’Autorità competente a un sistema in cui le tariffe possono essere variate, entro certi limiti percentuali, senza autorizzazione preliminare.
L’autrice propone inoltre uno spostamento della competenza normativa sui processi di tariffazione dai singoli Stati all’Amministrazione federale, in modo da eliminare distorsioni regolamentari legate a vicende contingenti e localistiche.