Panorama Assicurativo Ania

🇮🇹 Previdenza complementare, Fondi pensione

COVIP: IN CRESCITA ISCRITTI E CONTRIBUTI ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2022

“La previdenza complementare. Principali dati statistici” (Settembre 2022)


COVIP – COMMISSIONE DI VIGILANZA SUI FONDI PENSIONE
https://www.covip.it/


COVIP – Link al DOCUMENTO


La COVIP ha recentemente pubblicato i principali dati statistici relativi alla previdenza complementare in Italia, aggiornati al 30 settembre 2022(1).

A settembre 2022, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari erano 10,1 milioni, in crescita di 410.000 unità (+4,2%) rispetto alla fine del 2021. A tali posizioni, che includono anche quelle di coloro che aderiscono a più forme, corrisponde un totale degli iscritti pari a 9,1 milioni.

I fondi negoziali hanno registrato un incremento di 278.000 posizioni (+8%), per un totale a fine settembre di 3,735 milioni. Alla crescita delle posizioni ha contribuito (oltre i fondi per i quali già da tempo sono state attivate le adesioni contrattuali) anche il fondo rivolto al pubblico impiego, per il quale è stata attivata l’adesione attraverso il cosiddetto silenzio-assenso per tutti i lavoratori neoassunti a partire da una determinata data.

Nelle forme pensionistiche di mercato, si rilevano 71.000 posizioni in più nei fondi aperti (+4,1%) e 38.000 posizioni in più nei PIP nuovi (+1,1%); alla fine di settembre, il totale delle posizioni in essere in tali forme era pari, rispettivamente, a 1,806 milioni e 3,652 milioni di unità.

Le risorse destinate alle prestazioni erano pari, a fine settembre, a 202 miliardi di euro; per effetto delle perdite in conto capitale determinate dall’andamento dei mercati finanziari, le risorse sono diminuite di circa 10,9 miliardi rispetto a dicembre 2021. Nei fondi negoziali, l’attivo netto è stato di 60 miliardi di euro; esso è ammontato a 26,7 miliardi nei fondi aperti e a 43,8 miliardi nei PIP “nuovi”.

Nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2022 i contributi incassati da fondi negoziali, fondi aperti e PIP nuovi sono stati pari a 9,2 miliardi di euro, 407 milioni di euro in più (+4,6%) rispetto al corrispondente periodo del 2021. L’incremento si riscontra in tutte le forme pensionistiche.

Nei nove mesi del 2022 i risultati delle forme complementari hanno risentito del persistere della fase di discesa dei corsi dei titoli azionari e di rialzo dei tassi di interesse, che a sua volta determina il calo dei corsi dei titoli obbligazionari. Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i rendimenti sono risultati negativi e pari a -10,6 e a -12,2%, rispettivamente, per fondi negoziali e fondi aperti; nei PIP di ramo III essi sono stati pari a -12,4%. Per le gestioni separate di ramo I (che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti), il risultato è stato positivo e pari allo 0,8%.

Valutando i rendimenti su orizzonti più propri del risparmio previdenziale, nei dieci anni da inizio 2012 a fine 2021, il rendimento medio annuo composto è stato pari al 4,1% per i fondi negoziali, al 4,6% per i fondi aperti, al 5% per i PIP di ramo III e al 2,2% per le gestioni di ramo I; nello stesso periodo, la rivalutazione del TFR è risultata pari all’1,9% annuo. Aggiungendo ai dieci anni i nove mesi del 2022, i rendimenti medi annui restano positivi: 2,7% per i fondi negoziali, 3% per i fondi aperti e 3,3% per i PIP di ramo III; sono pari al 2,1% per i prodotti di ramo I. La rivalutazione del TFR nello stesso periodo è del 2,2%.

_______________
(1) Per il trimestre precedente, si veda: “La previdenza complementare in Italia a fine giugno 2022: i dati COVIP”, in Panorama Assicurativo n. 228, ottobre 2022 (Sezione “STATISTICHE”). 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/83518/articolo/83852