Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Sostenibilità, Greenwashing

INSURANCE EUROPE RISPONDE ALLA “CALL FOR EVIDENCE” DELLE AUTORITA’ EUROPEE IN MATERIA DI GREENWASHING

“Response to ESAs call for evidence on greenwashing” (INSURANCE EUROPE response, ECO-LTI-23-008, 16.01.2023) "Time and further regulatory clarification on sustainable finance framework needed to address greenwashing risk, not new rules" (NEWS, 25.01.2023)


IE – INSURANCE EUROPE
https://www.insuranceeurope.eu/


INSURANCE EUROPE – Link alla NEWS (25.01.2023)

INSURANCE EUROPE – Link al DOCUMENTO DI RISPOSTA (ECO-LTI-23-008, 16.01.2023)



Insurance Europe ha recentemente risposto alla Call for Evidence proveniente dalle Autorità europee di vigilanza finanziaria (ESA) in materia di greenwashing(1). 

La richiesta delle ESA è volta a comprendere le caratteristiche principali, i driver e i rischi associati al fenomeno e fa seguito a una precedente richiesta della Commissione europea alle ESA stesse(2) per avere consulenza tecnica sul problema del contrasto al greenwashing in relazione alla vigilanza sulle policy di finanza sostenibile.

Nel suo documento di risposta, Insurance Europe esprime l’apprezzamento del settore assicurativo europeo nei confronti di azioni significative di policy in materia di sostenibilità; pone in evidenza, tuttavia, che non risulta necessario introdurre nuove norme contro il greenwashing per affrontarne i rischi e per permettere alla finanza sostenibile di raggiungere i propri obiettivi. Secondo Insurance Europe, infatti, le norme in vigore forniscono le necessarie tutele contro indicazioni contrattuali poco chiare o fuorvianti, anche in materia di sostenibilità; sul punto, vengono citate la Direttiva sulle pratiche commerciali sleali e quella sulle clausole abusive (Unfair Commercial Practices Directive / Unfair Terms Directive).

Insurance Europe sottolinea che le imprese assicuratrici europee operano in un ambiente “altamente regolamentato” in relazione ad aspetti quali sostenibilità, trasparenza e procedure di controllo; è quindi già operante un quadro per affrontare correttamente il fenomeno del greenwashing, pur se una parte del framework di prevenzione non è ancora del tutto in vigore. Pertanto, secondo Insurance Europe, le seguenti criticità nel quadro normativo UE in materia di finanza sostenibile potrebbero condurre a informative “non intenzionalmente errate”

  • scarsa chiarezza e incoerenze presenti in alcune norme UE (comprese le discrepanze nelle tempistiche). Le interpretazioni difformi che ne derivano devono essere chiaramente differenziate dai casi di “non conformità” ai requisiti normativi esistenti, che possono essere considerati greenwashing;
  • molteplici (e talvolta contraddittorie) definizioni di cosa sia  “green”;
  • mancanza di dati (oppure mancanza di dati affidabili di terze parti);
  • mancanza di metodologie e metriche “mature” per la misurazione degli impatti sui fattori di sostenibilità.

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(1) Sul punto, si veda:
“EBA, EIOPA ESMA: Call for Evidence congiunta in materia di greenwashing”, 
in: Panorama Assicurativo n. 230, dicembre 2022 (Sezione “UNIONE EUROPEA”) 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/83949/articolo/84422