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🇮🇹 Previdenza

PUBBLICATO IL DECIMO RAPPORTO “IL BILANCIO DEL SISTEMA PREVIDENZIALE ITALIANO” DI ITINERARI PREVIDENZIALI

“Il bilancio del sistema previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza per l’anno 2021” (Rapporto n.10 anno 2023)


ITINERARI PREVIDENZIALI
https://www.itinerariprevidenziali.it/site/home.html


ITINERARI PREVIDENZIALI – Link al REPORT


L’Italia ha speso, nel 2021, 518 miliardi per pensioni, assistenza e sanità: oltre la metà di tutta la spesa pubblica. Ma a pesare sui conti dello Stato è soprattutto la spesa assistenziale, raddoppiata - dal 2008 al 2021 - a 144 miliardi, con un tasso di crescita annuo del 6%, tre volte superiore alla spesa per pensioni. Queste sono alcune delle considerazioni contenute nel decimo Rapporto “Il bilancio del sistema previdenziale italiano”, pubblicato recentemente da Itinerari Previdenziali(1).

La spesa per la protezione sociale nel 2021 è risultata pari al 52,5% della spesa pubblica complessiva. L’incidenza della spesa per welfare sul totale è diminuita nell’anno di circa 1,5 punti percentuali, soprattutto per l’aumento delle spese in conto capitale e interessi.

Sintetizzando gli andamenti del 2021, nel Rapporto si osserva che permangono i problemi del mercato del lavoro e del finanziamento dello Stato sociale, prosegue la buona tenuta del sistema pensionistico mentre continua ad aumentare la spesa assistenziale a carico della fiscalità generale.

Nel 2021 la spesa previdenziale, che comprende le integrazioni al minimo e la GIAS dei pubblici dipendenti, è stata di 238,27 miliardi, con un incremento sul 2020 di circa 4 miliardi (+1,7%, meno dell’inflazione all’1,9%), cui vanno aggiunti i 40,23 miliardi della GIAS (Gestione interventi assistenziali) sulle prestazioni IVS erogate dagli enti previdenziali, per un totale di 278,49 miliardi.

Nel 2021 la spesa sanitaria è aumentata dai 122,72 miliardi del 2020 a 127,83 miliardi, con un aumento di 12 miliardi rispetto al 2019, buona parte dei quali a seguito della pandemia di Covid-19 e a fronte di una riduzione della popolazione residente di 658.000 unità, il che porta la spesa pro capite dai 1.936 euro del 2019 a 2.167 euro.

All’interno della spesa assistenziale, la quota che si può classificare come spesa per la non autosufficienza (LTC) è pari alla somma relativa alle pensioni di invalidità civile e all’indennità di accompagnamento che, per il 2021, ammonta a 18,08 miliardi. Sommando anche la componente di spesa più strettamente sanitaria, l’onere pubblico per la non autosufficienza sale nel 2021 all’1,9% del PIL, di cui la parte erogata a soggetti con più di 65 anni rappresenta il 73,6%. La componente sanitaria e le indennità di accompagnamento coprono complessivamente l’84,2% della spesa complessiva per LTC (rispettivamente, il 41,6% e il 42,6%). Il restante 15,8% è rappresentato dalle altre prestazioni assistenziali. A questi costi si deve sommare la quota a carico delle famiglie. L’Italia – sottolinea il Rapporto - è il Paese con il maggior invecchiamento ma ad oggi carente di una normativa e di fondi per la non autosufficienza.

Un capitolo del Rapporto è dedicato al welfare integrativo e, in particolare, ai settori della previdenza, della sanità e della LTC.

 

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(1) Per l’edizione precedente, si veda: “A seguito della pandemia, il sistema pensionistico italiano soffre ma regge: Report Itinerari Previdenziali”, in Panorama Assicurativo n. 221, marzo 2022 (Sezione “STATISTICHE”). 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/82048/articolo/82550