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🇳🇱 Pensioni, Riforma

OLANDA: LA RIFORMA DELLE PENSIONI IN DIRITTURA DI ARRIVO. 2023 ANNO “CHIAVE”?

“The new Pensions System” (DNB – Webpage di approfondimento sul tema) “Netherlands: pension reforms again delayed - New due date: July 1, 2023” (BAKER MCKENZIE - Insight Plus, 04.11.2022)


DNB – DE NEDERLANDSCHE BANK
https://www.dnb.nl/en/

BAKER MCKENZIE
https://insightplus.bakermckenzie.com/bm/dashboard/baker-mckenzie-insightplus


BAKER MCKENZIE - Link alla NEWS

DNB - “The new Pensions System” (WEBPAGE dedicata al tema)



Dopo molti anni di negoziati tra le parti sociali e il Governo olandese, nel marzo 2022 è stata presentata alla Camera la proposta di legge per la riforma del sistema pensionistico. Le norme proposte mirano, tra l'altro, ad abolire i regimi a prestazione definita e a prevedere tassi contributivi forfettari (flat rates) per i regimi a contribuzione definita(1)

Poiché la definizione delle basi normative ha richiesto più tempo del previsto, la data di kick-off - inizialmente prevista al 1° gennaio 2022 - è stata dapprima posticipata al 1° gennaio 2023 (con un periodo di transizione fino al 2026 compreso), per poi subire, recentemente, un secondo rinvio al 1° luglio 2023 (il termine del periodo di transizione resta tuttavia immutato, al 31 dicembre 2026).

La Banca d’Olanda ha approfondito i problemi del vigente sistema pensionistico nazionale, evidenziandone le numerose vulnerabilità. Ad esempio, (I) le promesse dei fondi pensione in merito all'importo delle prestazioni da corrispondere possono non essere realistiche in caso di rendimenti inferiori alle attese;  (II) tali promesse sono in realtà garantite da riserve collettive (che fanno capo alla totalità degli iscritti), il che potrebbe condurre a contenzioso in merito a quale parte di tali riserve venga poi versata a quali gruppi (soprattutto ora che i fondi pensione non dispongono di riserve sufficienti per corrispondere in toto i benefici); (III)   in molti casi, la carriera lavorativa risulta frazionata tra molteplici datori di lavoro (mentre l'attuale sistema pensionistico presume ancora che accada il contrario); inoltre, i lavoratori dipendenti che lasciano il fondo pensione a metà della carriera per avviare un'attività in proprio rischiano di maturare una pensione insufficiente rispetto ai contributi che hanno versato (in altre parole, sottolinea la Banca Centrale, l'attuale sistema non corrisponde più al mutato mercato del lavoro).

Sono numerosi gli aspetti che differenziano il nuovo sistema da quello vigente :

  • nel nuovo sistema contribution-based non saranno contemplate previsioni/promesse in merito all'ammontare delle future prestazioni, in modo da limitare eventuali motivi di controversia in merito all’incertezza delle promesse/della  distribuzione delle prestazioni;
     
  • in base al nuovo regime, il contributo pensionistico di ciascun iscritto è destinato al capitale individuale e il reddito pensionistico è commisurato ai contributi versati. Il sistema diventerà inoltre più compatibile con il mutato mercato del lavoro e, poiché i contributi pensionistici prevedono la stessa percentuale per tutte le età, i costi nell'ambito del nuovo regime saranno più stabili (e non aumenteranno con l'invecchiamento dei lavoratori);
     
  • con il nuovo sistema, gli enti pensionistici possono tenere in maggior conto le differenze tra gruppi di iscritti: ad esempio, i più giovani sono ancora lontani dal pensionamento e il fondo pensione sarà in grado di assumere per loro rischi maggiori, mentre per i più anziani (con minori opportunità di riprendersi da rendimenti inferiori e che necessitano di maggiore sicurezza) il fondo potrà assumere rischi più contenuti;
     
  • il nuovo approccio rende i trattamenti previdenziali più “personalizzati”. Ad esempio, datori di lavoro e dipendenti potranno anche decidere di accantonare una quota specifica del capitale pensionistico collettivo come “cuscinetto” (buffer) di emergenza.

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(1) Sul tema si veda, ad esempio:
“Olanda: la maggior parte dei fondi pensione si sta preparando al nuovo regime pensionistico” 
in: Panorama Assicurativo n. 220, febbraio 2022 (Sezione “NEWS”)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/81845/articolo/82124