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ISTAT: ANCORA IN CALO NEL 2021 I NATI IN ITALIA, LA PANDEMIA HA ACCENTUATO IL TREND IN CORSO

“Natalità e fecondità della popolazione residente, Anno 2021 - La pandemia accentua il calo dei nati” STATISTICHE-REPORT, 19 dicembre 2022


ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
https://www.istat.it


ISTAT - Link al DOCUMENTO



ISTAT ha recentemente aggiornato (al 2021) i dati, su scala nazionale, relativi alla fecondità e alla natalità in Italia. Emerge la sostanziale conferma di un trend da tempo in flessione e ulteriormente accentuatosi in concomitanza della diffusione del Covid-19.

I dati 2021 evidenziano che i nati sono scesi a 400.249, ossia -1,1% rispetto all’anno precedente (-4.643); secondo i dati provvisori 2022  (gennaio-settembre), inoltre, le nascite sono circa 6.000 in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Il numero medio di figli per donna, per il complesso delle residenti, risale lievemente a 1,25 rispetto al 2020 (quando era a 1,24), ma nel periodo 2008-2010 – ad esempio –  era a 1,44.

Dal 2008, in effetti, le nascite sono diminuite di 176.410 unità (-30,6%); tale  diminuzione è correlata, per la quasi totalità, alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (314.371 nel 2021, quasi 166.000 in meno rispetto al 2008). Si tratta di un fenomeno rilevante, in parte dovuto agli effetti delle significative modificazioni intercorse nella popolazione femminile in età feconda (per convenzione, tra i 15 e i 49 anni): in tale fascia, infatti, le donne italiane risultano essere sempre meno numerose, soprattutto le più giovani (che risentono della  fase di forte calo della fecondità che ha caratterizzato il ventennio 1976-1995, con un minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995).

A partire dagli anni Duemila, l’apporto dell’immigrazione – con l’ingresso di popolazione femminile giovane, spesso derivante dai ricongiungimenti familiari –  ha parzialmente contenuto gli effetti del calo di natalità; tuttavia, l’apporto positivo derivante dall’immigrazione sta lentamente perdendo efficacia, man mano che invecchia anche la popolazione straniera residente. 

Nel complesso, a diminuire sono soprattutto le nascite all’interno del matrimonio, pari a 240.428, quasi 20.000 in meno rispetto al 2020 (e 223.000 in meno nel confronto con il 2008, -48,2%). ISTAT sottolinea che ciò è dovuto, innanzitutto, al forte calo dei matrimoni (protrattosi fino al 2014, con 189.765 eventi a fronte dei 246.613 del 2008, per poi proseguire con un andamento altalenante). Inoltre, nel 2020 la pandemia ha indotto molte persone a rinviare o a rinunciare alle nozze, al punto da far sì che il numero dei matrimoni si sia pressoché dimezzato (-47,4%).

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(1) Per il precedente, si veda: 
“ISTAT: è proseguita nel 2020 la tendenza negativa della natalità in Italia”, in Panorama Assicurativo n. 220, febbraio 2022 (Sezione “STATISTICHE”)
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/81845/articolo/82120