Panorama Assicurativo Ania

🇩🇪 Cambiamento climatico, Sostenibilità

RISCHI FINANZIARI LEGATI AL CLIMA: SOLO IL 25% DELLE COMPAGNIE TEDESCHE UTILIZZA STRESS TEST E ANALISI DI SCENARIO (BAFIN)

“Klimaszenarien im Feinschliff: Die Analysemethoden sind (fast) einsatzbereit” (BAFIN Journal, Thema: “Nachhaltigkeit”) ARTICOLO, 25.11.2022


BAFIN – BUNDESANSTALT FÜR FINANZDIENSTLEISTUNGSAUFSICHT
https://www.bafin.de/


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Alla fine di novembre, l’Autorità tedesca di vigilanza sui mercati assicurativi e finanziari (BAFIN) ha pubblicato – nella propria Newsletter “BAFIN Journal” – un approfondimento dedicato all’analisi di quanto e come gli assicuratori tedeschi si stiano effettivamente attivando nel contrasto dei rischi legati al mutamento climatico.   

BAFIN sta concentrando l’attenzione sulla gestione dei rischi di sostenibilità, soprattutto sull'analisi e sulla mitigazione dei rischi finanziari legati al clima; nell’articolo, infatti,  sottolinea come – in qualità di investitori istituzionali –  le imprese assicuratrici  dovrebbero svolgere un ruolo “chiave” nella decarbonizzazione dell'economia reale e come esse stesse siano considerevolmente coinvolte dai rischi per la sostenibilità. Secondo le analisi svolte da BAFIN, tuttavia, solo il 25% delle imprese di assicurazione ha utilizzato, alla fine del 2021, stress test climatici e analisi di scenario per la valutazione di tali rischi.

I colloqui avviati dalla vigilanza con le imprese che hanno intrapreso il percorso in via “pionieristica” indicano che le grandi compagnie - in particolare - hanno accumulato una vasta esperienza, ma che il lavoro metodologico su scenari, analisi, approcci non è ancora completo.

In particolare, gli esiti dei colloqui hanno posto in evidenza quanto segue:

  • Modalità di valutazione dei rischi:
    molte imprese, di norma, includono i rischi di sostenibilità nelle categorie di rischio tradizionali (rischi di mercato, di credito, ecc.) e, pertanto, tendono a non considerarli in via separata. Complessivamente, i rischi transitori e fisici vengono presi in esame con le stesse modalità, mentre alcune imprese analizzano anche i rischi legali e di contenzioso. Quasi tutte le imprese intervistate analizzano gli effetti dei rischi di sostenibilità sia sul lato dell’attivo che su quello del passivo; 
     
  • Sviluppo delle metodologie di valutazione:
    le imprese hanno segnalato l’utilizzo di stress test e analisi di scenario per mappare i rischi di sostenibilità. Secondo le compagnie intervistate, tali scenari offrono già un'ottima base per le valutazioni (sono fondati, ad esempio, su criteri di trasparenza della documentazione di riferimento). Viene sottolineato che (I) nonostante  la disponibilità dei dati sia in aumento, risulta essere necessario un grande numero di ipotesi e stime, e le analisi rimangono in buona parte soggette a incertezze;  (II) il numero e la complessità dei modelli sono in aumento, e non dovrebbero quindi  essere sottovalutati i costi finanziari/del personale necessari alla conduzione di tali stress test e analisi di scenario; (III) oltre alle analisi di scenario, le imprese hanno utilizzato anche analisi aziendali interne, che includono approcci qualitativi; a causa della quantificazione granulare attualmente insufficiente e della limitata interpretabilità dei modelli quantitativi, le mappe di calore (“Heatmaps”) vengono spesso utilizzate per valutare i rischi di sostenibilità; 
     
  • Progettazione degli scenari di transizione e di impatto:
    le imprese hanno posto in evidenza come le informazioni che confluiscono negli scenari di transizione e di impatto siano spesso di natura quantitativa, ma vengano integrate da informazioni qualitative. Le compagnie hanno  inoltre dichiarato  (I) di aver esaminato almeno due scenari di cambiamento climatico al fine di misurarne l'impatto sulle variabili finanziarie; (II)  nella progettazione degli scenari di transizione e di impatto, le imprese si sono avvalse di analisi quali, ad esempio, gli scenari del Network of Central Banks and Supervisors for Greening the Financial System (NGFS), di Bank of England (BoE), dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).  Quanto agli scenari di stress per le calamità naturali, sono stati presi in considerazione scenari elaborati dai fornitori commerciali di modelli di rischio.