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🇮🇹 Stabilità finanziaria

BANKITALIA: RAPPORTO SULLA STABILITA’ FINANZIARIA N. 2/2022. PERMANE ELEVATA LA SOLVIBILITA’ E LA LIQUIDITA’ DELLE ASSICURAZIONI

“Rapporto sulla stabilità finanziaria n.2 – 2022” REPORT, novembre 2022


BANCA D’ITALIA
https://www.bancaditalia.it/


BANCA D’ITALIA – Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Report

BANCA D’ITALIA – Link al REPORT


Banca d’Italia ha recentemente pubblicato il nuovo Rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria (n. 2/2022)(1).

Il Report segnala che l'attività economica globale è rallentata nel periodo estivo e le stime di crescita nelle principali economie sono state riviste al ribasso per il 2023. Il ciclo economico mondiale rimane fortemente condizionato dall'elevata inflazione, dalle difficoltà di approvvigionamento energetico e alimentare causate dal protrarsi del conflitto in Ucraina e acuite dalla siccità, nonché dal rallentamento dell'economia cinese. Le Banche Centrali di molti Paesi stanno proseguendo nel processo di normalizzazione della politica monetaria per contrastare le pressioni inflazionistiche.

Le condizioni sui mercati finanziari globali sono peggiorate dalla scorsa primavera. In un contesto di progressivo rallentamento dell'attività economica e di rapido rialzo dei tassi di interesse a lungo termine, nelle principali economie avanzate si sono manifestati episodi di elevata volatilità e deterioramento della liquidità, anche sui mercati dei titoli di Stato. Le tensioni nel comparto delle materie prime, ormai in corso da quasi un anno, hanno comportato difficoltà per alcuni intermediari finanziari e per diverse imprese energetiche operanti sul mercato dei derivati su commodity. Potrebbero ancora verificarsi tensioni, nonostante alcuni Paesi siano intervenuti per contenere le criticità.

I rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati anche in Italia, sebbene il sistema bancario, le famiglie e le imprese siano nell'insieme più solidi rispetto a passati episodi di turbolenza. Come per gli altri Paesi dell'area euro, l'incremento dei rischi è principalmente determinato dalla persistente instabilità geopolitica, dai rincari delle materie prime energetiche, dalle pressioni inflattive e dal peggioramento delle prospettive di crescita, riviste al ribasso per il 2023.

Le condizioni della finanza pubblica hanno beneficiato della ripresa economica del 2021 e dei primi nove mesi del 2022. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, dopo un rilevante ampliamento negli ultimi mesi, è tornato sui livelli della scorsa primavera.

I rischi per la stabilità finanziaria connessi con la situazione delle famiglie si mantengono contenuti. Dopo il favorevole andamento del reddito disponibile nella prima parte dell'anno, le prospettive sono peggiorate nel secondo semestre a causa del persistere di un'elevata inflazione. L'indebitamento rimane tuttavia stabile e basso nel confronto internazionale. Il costo medio dei prestiti in essere è lievemente aumentato ma resta su valori molto bassi. 

La situazione finanziaria delle imprese risente del rallentamento dell'attività economica, dei rincari dei prodotti energetici e dell'aumento dei tassi di interesse. La capacità di servizio del debito permane tuttavia elevata. Nella seconda parte dell'anno il peggioramento delle condizioni di mercato si è riflesso negativamente sui costi del finanziamento obbligazionario.

La situazione delle banche è nel complesso solida, ma l'indebolimento delle condizioni macroeconomiche, le pressioni inflazionistiche e alcuni effetti dell'incremento dei tassi di interesse potrebbero incidere sui loro bilanci. La redditività nel primo semestre dell'anno è migliorata, soprattutto per l'aumento del margine di interesse. La patrimonializzazione si mantiene superiore a quanto osservato nel periodo pre-pandemico, seppure in calo anche per la riduzione del valore di mercato dei titoli in portafoglio. Il livello di patrimonializzazione del sistema rimarrebbe comunque complessivamente adeguato anche se si realizzasse uno scenario macroeconomico peggiore di quello atteso.

La patrimonializzazione del comparto assicurativo è in moderata flessione, rimanendo comunque su livelli elevati. La redditività nella prima metà del 2022 è stata negativa nella gestione vita, per le minusvalenze sui titoli in portafoglio. La posizione di liquidità del settore è stabile ed elevata nel confronto europeo. Nel comparto vita si osserva tuttavia un progressivo aumento del rapporto tra l'onere per i riscatti e i premi.

È proseguita la dinamica positiva della raccolta netta dei fondi comuni italiani, con una ricomposizione dei flussi da quelli obbligazionari a quelli azionari e monetari. Il grado di liquidità è ulteriormente migliorato, restando su valori elevati nel confronto storico. I rischi del comparto si confermano contenuti.

 

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(1) Per il precedente, si veda: “Esposizione moderata delle assicurazioni italiane agli effetti del conflitto in Ucraina: Report Bankitalia”, in Panorama Assicurativo n. 224, giugno 2022 (Sezione “NEWS”). 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/82720/articolo/83074