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🇪🇺 Previdenza

I LIVELLI CONTRIBUTIVI DELLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA E COMPLEMENTARE: UN CONFRONTO FRA OTTO PAESI EUROPEI

“Pension contribution levels and cost-sharing in statutory and occupational pensions: a cross-national study of eight European countries” (Finnish Centre for Pensions, Reports: 7/2022)

Mika VIDLUND, Antti MIELONEN, Niko VÄÄNÄNEN, Meeri KESÄLÄ, Anne LAVIGNE


JULKARI
https://www.julkari.fi/


JULKARI – Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE del Report

JULKARI – Link al REPORT


Un Report recentemente pubblicato dal Finnish Centre for Pensions offre una visione complessiva dei livelli dei contributi pensionistici in otto Paesi europei: Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia. 

I sistemi comparati comprendono le pensioni di base e legate al reddito, organizzate in regimi pensionistici legali (primo pilastro) e professionali (secondo pilastro); le forme di risparmio previdenziale a livello individuale (il cosiddetto terzo pilastro) non sono invece incluse. 

I contributi aggregati vengono confrontati con il PIL e i salari.  Il Rapporto analizza anche la ripartizione dei contributi tra le quote dei datori di lavoro, dei dipendenti e della fiscalità.

Uno dei risultati principali del Report è che i livelli di contribuzione -  quando tutti i regimi pensionistici rilevanti sono considerati -  convergono significativamente in Europa, soprattutto rispetto al PIL. Il livello medio di contribuzione pensionistica è l'11% del PIL considerando solo la previdenza obbligatoria. Il livello è più alto in Italia (16%), seguita da Germania (12,5%) e Finlandia (12,4%); è più basso in Svezia (7,5%), Paesi Bassi (8,1%) e Danimarca (9,3%). 

Se si considerano anche le pensioni professionali, il livello medio delle contribuzioni sale al 14,6% del PIL e le differenze tra Paesi si riducono. L’effetto di recupero è più evidente in Danimarca e nei Paesi Bassi, entrambi con pensioni legali forfettarie e ben sviluppati schemi occupazionali. Il livello di contribuzione rimane il più alto in Italia al 16,8%, ma la Danimarca è quasi allo stesso livello (16,7%). Il volume contributivo totale è più basso in Svezia (12,1%) e Finlandia (12,5%).