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“USO RESPONSABILE” DEI DATI NELL’ERA DIGITALE: ASPETTATIVE DEGLI ASSICURATI E RISPOSTE DELLE IMPRESE (GENEVA ASSOCIATION)

«Responsible Use of Data in the Digital Age: Customer expectations and insurer responses» (ISSUE BRIEF) October 2022

Isabelle Flückiger, Kai-Uwe Schanz


GA - THE GENEVA ASSOCIATION
https://www.genevaassociation.org/


GA - “Issue Brief”, WEBPAGE DI PRESENTAZIONE

GA - Link alla - “Issue Brief” (Oct. 2022)


 

Nella recente Issue Brief che la Geneva Association ha dedicato al delicato tema dell’ “uso responsabile” dei dati nell’ “era digitale”, viene posto in evidenza come la personalizzazione del servizio assicurativo, resa possibile dalla maggiore disponibilità di dati, offra notevoli vantaggi alla clientela (maggiore accessibilità, più elevato benessere grazie a migliore prevenzione). Essa presenta, tuttavia, anche una serie di sfide, tra cui la determinazione del prezzo per i clienti con un profilo di rischio più elevato e la risoluzione dei problemi relativi alla sicurezza e alla privacy dei dati. 

Nella Issue Brief, pertanto, la Geneva Association esamina come le imprese assicuratrici possano sfruttare responsabilmente i vantaggi derivanti da una maggiore disponibilità dei dati, per servire meglio i propri clienti, senza comprometterne il fondamentale rapporto di fiducia. Elabora, in particolare, le seguenti “Raccomandazioni”:

Differenziazione tra raccolta e utilizzo dei dati.  -   La raccolta di variabili sensibili è necessaria per verificare l’esistenza di un potenziale rischio di distorsioni o discriminazioni. In mancanza di tali informazioni, risulta infatti molto difficile per l’impresa identificare e mitigare eventuali, indesiderate parzialità connesse all’uso di Intelligenza Artificiale/Machine Learning (AI/ML) e dimostrare alla Vigilanza/agli stakeholders l’assenza di tale rischio.

Definire prioritariamente l'uso “responsabile” dei dati. -  L'uso responsabile dei dati deve essere pratica  definita e realizzata dall’impresa assicuratrice prima che le nuove applicazioni di dati e modelli diventino operative; ciò deve avvenire a livello strategico ed essere in grado di garantire riservatezza dei dati, non-discriminazione ed equità.

Per garantire equità è necessario un processo di governance flessibile e “principle based”, in grado di  definire l'obiettivo di equità più appropriato per ogni singola applicazione nella fase di pianificazione del progetto. Tutte le parti interessate lungo la catena del valore (i settori della gestione del rischio, della compliance, dell’IT e delle risorse umane, in particolare) dovrebbero essere coinvolti.

Costruire un contesto di fiducia. – Nei rapporti con i clienti, le imprese dovrebbero favorire la realizzazione di un “quadro di fiducia”, fondato sulla sicurezza dei dati e sul loro corretto utilizzo, su modelli e processi decisionali chiari e su una comunicazione trasparente e proattiva in merito alla gestione dei dati.

Impegno nel dibattito sociale in materia di equità, che dovrebbe coinvolgere Autorità di vigilanza e imprese assicuratrici, sulla base di un dialogo con gli stakeholders, per meglio  comprendere le percezioni della clientela.