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I SISTEMI PREVIDENZIALI MESSI A CONFRONTO, NELL’EDIZIONE 2022 DEL “GLOBAL PENSION INDEX”

“Mercer CFA Institute Global Pension Index 2022 - Converting defined contribution benefits into better outcomes for retirees” An analysis and ranking of 44 pension systems around the world (2022) (WEBPAGE DI PRESENTAZIONE / di download del Report)


MERCER
https://www.mercer.com/


MERCER – Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE / di download del Report



Mercer ha recentemente pubblicato una nuova edizione (2022) del “Global Pension Index - lavoro svolto in collaborazione con CFA Institute e Monash University Business School -, che pone a confronto i sistemi pensionistici di 44 Paesi in termini di adeguatezza, sostenibilità e integrità.

In apertura del Report viene sottolineato che il contesto previdenziale attuale è fra i più difficili, caratterizzato dagli strascichi della pandemia di Covid-19, da conflitti e interruzioni della supply chain, da un'inversione di tendenza rispetto alla globalizzazione. Tali sviluppi hanno generato livelli più elevati di inflazione e maggiore incertezza economica, mentre l'aspettativa di vita continua ad aumentare, così come le pressioni legate al generalizzato invecchiamento della popolazione. Nel contempo, le persone hanno manifestato la tendenza ad assumersi maggiori responsabilità in materia di gestione previdenziale e si registra un aumento globale della diffusione dei piani pensionistici a contribuzione definita (DC plans).

I sistemi pensionistici che hanno ricevuto un rating A/“first-class system” (ossia caratterizzati  da un valore dell’indice superiore a 80), sono solo tre: quelli di Islanda, Olanda e Danimarca. Nella categoria con rating B+ (indice tra 75 e 80) rientrano Israele, Norvegia, Australia e Finlandia.

Tra i Paesi con un sistema pensionistico solido (rating B, indice compreso tra 65 e 75) vi sono Svezia, Singapore, Regno Unito, Svizzera, Canada, Uruguay, Irlanda, Nuova Zelanda, Cile, Belgio e Germania. 

L’Italia, con rating C e un valore dell’indice tra 50 e 60,  possiede – secondo lo studio – un sistema previdenziale che presenta caratteristiche positive, ma è anche caratterizzato da rilevanti rischi nel lungo termine; pertanto, senza  opportune azioni di riforma, l’efficacia e la sostenibilità del sistema nel lungo periodo potrebbero essere messe in dubbio. Nello stesso gruppo sono compresi i sistemi pensionistici di Arabia Saudita, Polonia, Messico, Brasile, Perù, Austria, Sud-Africa, Cina, Giappone, Taiwan e Corea del Sud.

Con simili caratteristiche, ma con rating lievemente superiore  (C+, indice tra 60 e 65), vi è poi il gruppo che comprende Stati Uniti, Hong Kong, Colombia, Francia, Malesia, Portogallo, Emirati Arabi Uniti.

Chiude la classifica il gruppo dei Paesi caratterizzati da sistemi previdenziali che presentano rilevanti rischi e/o debolezze (gruppo D, indice tra 35 e 50), tali da lasciare dubbi quanto a efficacia e sostenibilità dei sistemi stessi (Turchia, India, Indonesia, Argentina, Filippine, Tailandia). 

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(1) Per il precedente, si veda: 
 “Mercer pubblica il ‘Global Pension Index’ 2021. I sistemi pensionistici globali a confronto” 
in: Panorama Assicurativo n. 217, novembre 2022 (Sezione “NEWS”) 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/81270/articolo/81669