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CNEL: RAPPORTO SULLA SPESA SOCIALE DEI COMUNI ITALIANI

“I servizi sociali territoriali. Un’analisi per territorio provinciale” Rapporto ONSST 1.2022 - 20.07.2022

M. Bocchino, E. Padovani (a cura di)


CNEL – CONSIGLIO NAZIONALE DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO
https://www.cnel.it/


CNEL – Link al REPORT



Nel 2019 la spesa per i servizi sociali dei Comuni italiani è stata pari allo 0,42% del PIL, arrivando allo 0,7% con le compartecipazioni degli utenti e del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il dato è soltanto un terzo di quanto impegnano i bilanci di altri Paesi europei (2,1% / 2,2% di media). 

Questi sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto “I servizi sociali territoriali: un'analisi per territorio provinciale”, redatto dall’Osservatorio Nazionale sui Servizi Sociali Territoriali del CNEL, realizzato in collaborazione con ISTAT sul database informativo 2018 e i trend di spesa 2019.

Nel documento viene posto in evidenza come siano ancora grandi le differenze territoriali, che non sembrano però seguire rigorosamente un modello Nord-Sud: la spesa sociale provinciale per abitante dei Comuni singoli e associati, al netto della compartecipazione degli utenti e del sistema sanitario nazionale, è stata di 583 euro per Bolzano e solo 6 per Vibo Valentia. La regione più performante è la Sardegna, con ben 4 province nelle prime 10 posizioni: Oristano (290), Cagliari (258), Sassari (254) e il Sud Sardegna (239). La peggiore è la Calabria, con tutte le province nelle ultime 5 posizioni e una spesa pro-capite che non supera i 25 euro.

Le prime analisi relative al 2019 confermano un trend di spesa sociale positivo, al netto delle compartecipazioni, pari a +0,48%, passando così da 7,472 a 7,508 miliardi di euro (+35,9 milioni).

Le aree di intervento che assorbono la maggior parte della spesa sociale sono tre: “Famiglia e minori”, “Disabili” e “Anziani”. Nel 2018,  per la prima si sono spesi circa 2,8 miliardi, pari al 37,9% della spesa dei Comuni; per la seconda circa 2 miliardi, pari al 26,8%; per la terza circa 1,3 miliardi, pari al 17,2% del totale. Le spese per l’assistenza domiciliare risultano modeste: meno della metà di quella complessiva investita per l’area anziani e meno di un sesto per l’area disabili.