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🇳🇱 Risparmio, Previdenza complementare

OLANDA: I LAVORATORI PRIVI DI FONDI PENSIONE OCCUPAZIONALI RISPARMIANO POCO ANCHE IN ALTRE FORME PREVIDENZIALI: PAPER DNB

“Workers with no occupational pension also save little privately” (NEWS, 25 Agosto 2022)


DNB – DE NEDERLANDSCHE BANK
https://www.dnb.nl/en/


DNB – Link alla NEWS (con i risultati dello studio)



Una parte consistente della popolazione attiva olandese non partecipa a un regime pensionistico professionale. Una quota significativa di tale gruppo non compensa la situazione nemmeno con altre forme di risparmio. Questa è la conclusione principale di uno studio della Banca d’Olanda (DNB), basato sui microdati di Statistics Netherlands, sull'accumulo di risparmio previdenziale nella forza lavoro olandese.

Nel 2020, circa 1,7 milioni di cittadini olandesi con reddito da lavoro non hanno partecipato a un regime pensionistico professionale. Tali regimi integrano la pensione statale e assicurano che i lavoratori non subiscano un forte calo del reddito dopo il pensionamento. Nel medesimo anno, circa la metà del gruppo che non ha maturato alcuna pensione professionale era costituita da lavoratori autonomi; l'altra metà da lavoratori dipendenti. Ciò equivale a circa il 13% del totale dei dipendenti e al 94% dei lavoratori autonomi.

I dipendenti che non maturano una pensione professionale hanno spesso meno di 40 anni, sono donne e hanno un passato migratorio. I dipendenti senza contratto di lavoro fisso e i dipendenti di piccole imprese hanno meno probabilità di maturare una pensione professionale. Queste caratteristiche sono cambiate di poco nel periodo 2016-2020.

I lavoratori autonomi maturano quasi esclusivamente una pensione professionale nei settori per i quali si applica un regime obbligatorio; in tutti gli altri settori, difficilmente lo fanno. Nella maggior parte dei settori economici, solo tra il 2% e il 4% dei lavoratori autonomi accumula una pensione professionale. I lavoratori autonomi con un reddito più elevato hanno maggiori probabilità di partecipare a tali programmi.

Il fatto che gruppi di lavoratori non compensino il ritardo di maturazione in anni successivi porta a una distribuzione molto diseguale dei diritti pensionistici.

Il ritardo nell'accantonamento a fini pensionistici sarebbe un problema minore se fosse compensato da altre forme di risparmio, ma questo è raramente il caso. Pochissime risorse, infatti, vengono accumulate in altre forme, ad esempio l'assicurazione vita. Anche il patrimonio totale difficilmente compensa il ritardo nella maturazione della pensione professionale.

In sintesi, il quadro generale è che una parte sostanziale dei dipendenti e dei lavoratori autonomi olandesi non versa contributi alle pensioni professionali per più anni consecutivi e non compensa questo fatto con altre forme di risparmio previdenziale. Di conseguenza, vi è il rischio che questo gruppo di lavoratori subisca un forte calo del reddito al momento del pensionamento e, pertanto, si trovi in ​​difficoltà finanziarie.

Spetta ai politici decidere se incoraggiare maggiormente altre forme di risparmio previdenziale. Da un lato, i lavoratori dovrebbero essere spinti a maturare pensioni sufficienti a garantire un tenore di vita adeguato. Dall'altro, molti lavoratori autonomi apprezzano la libertà di decidere quale parte del proprio reddito risparmiare e come. Questi interessi – si sottolinea nel Paper - devono essere bilanciati attentamente.