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🇪🇺 Vigilanza, Finanza sostenibile, Greenwashing

CALL FOR ADVICE DELLA COMMISSIONE UE IN MATERIA DI “GREENWASHING” E VIGILANZA SULLE POLICY DI FINANZA SOSTENIBILE

“European Commission's call for advice to the ESAs on greenwashing risks and the supervision of sustainable finance policies” (WEBPAGE DI PRESENTAZIONE, Aug. 15, 2022) “Request for input to the European Banking Authority (EBA), the European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA) and the European Securities and Markets Authority (ESMA) related to greenwashing risks and supervision of sustainable finance policies” (DOCUMENTO di riferimento)


EIOPA - EUROPEAN INSURANCE AND OCCUPATIONAL PENSIONS AUTHORITY
https://www.eiopa.europa.eu/


EIOPA - Link alla WEBPAGE DI PRESENTAZIONE e al DOCUMENTO


 

Il 15 agosto scorso, le Autorità di vigilanza europee sui mercati assicurativi e finanziari –  EBA, EIOPA ed ESMA (ESA) – hanno ricevuto dalla Commissione europea una richiesta di consulenza (Call for Advice) in materia di  contrasto al fenomeno del greenwashing e di vigilanza sulle policy di finanza sostenibile.

Nel motivare la richiesta alle ESA, la Commissione sottolinea come il greenwashing costituisca una questione complessa e sfaccettata, in grado di coinvolgere diverse fasi della catena del valore nel settore finanziario. Genera impatti negativi sul mercato e sulla fiducia generale negli investimenti sostenibili e può innescare rischi legali, operativi e reputazionali a carico degli attori coinvolti, allontanando gli investitori dai mercati.

Secondo la Commissione, l'efficacia delle politiche di finanza sostenibile dipende da un livello adeguato di vigilanza; è fondamentale monitorare da vicino i rischi e seguire le modalità con cui vengono affrontati. Le Autorità di vigilanza, in particolare, svolgono un ruolo chiave nel monitoraggio dei rischi di greenwashing e sull’effettivo rispetto della legislazione europea in materia di finanza sostenibile, garantendo adeguati livelli di protezione a investitori e consumatori. 

Pertanto, le ESA sono invitate a inviare feedback in relazione ai fenomeni e ai potenziali rischi di greenwashing, nonché a fornire una panoramica e una valutazione delle pratiche di vigilanza, delle esperienze e delle capacità di convergenza relative alla prevenzione del greenwashing (sulla base degli strumenti e dei poteri disponibili al momento della richiesta). La Commissione chiede di conoscere, in particolare, se gli strumenti e i dati esistenti risultino sufficienti per monitorare e affrontare adeguatamente il fenomeno. 

Da ultimo, la Commissione europea evidenzia che un'appropriata azione di vigilanza in materia di greenwashing risulta possibile solo se il quadro normativo è in grado di fornire adeguate basi giuridiche per agire. Pertanto, le ESA sono invitate a fornire dettagli anche in merito alle eventuali aree di possibile miglioramento dell'attuale quadro normativo; l’analisi va svolta sulla base delle potenziali carenze osservate e sperimentate sulla materia (inconvenienti, incoerenze, concetti/definizioni contrastanti, lacune).

La Commissione chiede  alle ESA la stesura di Progress Reports entro 12 mesi dalla ricezione della Call for Advice e attende di ricevere i Final Reports entro 24 mesi (sempre a far data dalla ricezione della richiesta di consulenza).