Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Cambiamento climatico, Stabilità finanziaria

LE SFIDE MACROPRUDENZIALI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO: UN REPORT BCE/ESRB

“Climate shocks can put financial stability at risk, ECB/ESRB report shows” (PRESS RELEASE, 26 luglio 2022) “The macroprudential challenge of climate change” (July 2022)


ECB – EUROPEAN CENTRAL BANK
https://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html

ESRB - EUROPEAN SYSTEMIC RISK BOARD
https://www.esrb.europa.eu/home/html/index.en.html


ECB – Link alla PRESS RELEASE

ESRB – Link al REPORT


La Banca centrale europea (BCE) e l'European Systemic Risk Board (ESRB) hanno pubblicato, il 26 luglio scorso, un Rapporto congiunto su come gli shock climatici possono influenzare il sistema finanziario europeo. I risultati mostrano che i rischi climatici possono diffondersi rapidamente e danneggiare allo stesso modo le aziende e le banche(1). Il Report offre ulteriori evidenze sulla natura sistemica dei rischi climatici e fornisce una base per una risposta di policy macroprudenziale.

Il documento identifica diversi amplificatori del rischio climatico in tutto il sistema finanziario. I rischi di transizione possono essere amplificati a causa dei collegamenti economici e finanziari tra banche e società. Ad esempio, un aumento dei prezzi del carbonio potrebbe aumentare la probabilità che l'insolvenza di una società porti all'insolvenza di un'altra. Sebbene ciò si applichi in particolare alle società ad alte emissioni di carbonio, potrebbe anche influenzare le loro controparti con minore intensità di carbonio.

Nel frattempo, i rischi naturali interdipendenti, come lo stress idrico, lo stress da calore e gli incendi boschivi, possono amplificare il rischio fisico, poiché possono raggrupparsi e aggravarsi a vicenda. Le dinamiche di mercato possono anche amplificare l'impatto finanziario dei rischi fisici. Ad esempio, uno shock climatico potrebbe portare a un'improvvisa revisione del pricing del rischio climatico, provocando così fenomeni di vendite in massa, in cui gli istituti finanziari, in particolare quelli con portafogli simili, vendono rapidamente un gran numero di titoli a prezzi in forte calo.

L'analisi di scenario suggerisce che i rischi climatici potrebbero prendere forma nel sistema finanziario in un ordine specifico. In primo luogo, shock climatici imprevisti potrebbero avere un impatto brusco sui prezzi di mercato, colpendo inizialmente i portafogli di fondi di investimento, fondi pensione e compagnie assicurative. In secondo luogo, questo improvviso repricing potrebbe causare l'insolvenza delle società, con conseguenti perdite per le banche esposte. In uno scenario di transizione disordinato, caratterizzato da un aumento immediato e sostanziale dei prezzi del carbonio, le perdite di mercato degli assicuratori e dei fondi di investimento potrebbero ammontare nel breve termine, rispettivamente, al 3% e al 25% degli asset. Una transizione ordinata entro il 2050 potrebbe attenuare tali shock e alleviare le ricadute per aziende e banche, riducendo la probabilità di insolvenza delle imprese di circa il 13-20% nel 2050. Ridurrebbe anche le perdite di credito per le banche.

Il Rapporto valuta la portata delle politiche macroprudenziali come parte di una risposta politica più ampia per affrontare l'impatto finanziario del cambiamento climatico. Segnala l'opportunità di adattare gli strumenti esistenti, in particolare i buffer per il rischio sistemico o le soglie di concentrazione. Tali misure potrebbero integrare le misure a livello microprudenziale, come l'agenda di vigilanza sul clima della BCE, inclusa la revisione tematica in corso dei rischi climatici e lo stress test 2022.

 

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(1) Per un precedente, si veda: “Rischi da cambiamento climatico e stabilità finanziaria: nuovo Report di ESRB E BCE”, in Panorama Assicurativo n. 214, agosto 2021 (Sezione “UE”). 
https://www.panoramassicurativo.ania.it/newsletter/80565/articolo/80989